Piazza Armerina. Indagini su condizioni strutturali e igieniche dell’area attigua alla Villa romana del Casale

Piazza Armerina. Sono state avviate delle approfondite indagini sulle condizioni strutturali e igieniche in cui versa l’area attigua alla Villa romana del Casale che contiene i servizi utili ad ospitare i numerosi turisti che ogni giorno visitano uno dei Siti Unesco più importanti al mondo. Ieri mattina gli ispettori del Corpo Forestale e i responsabili del Servizio Sanitario dell’Asp 4 alla presenza inoltre di alcuni geometri dell’ufficio tecnico comunale hanno effettuato un primo sopralluogo che a quanto sembra ha già permesso di riscontrare delle anomalieall’interno dell’area che comprende la nuova via di accesso al parcheggio, il punto commerciale, lo stesso parcheggio e la biglietteria.
Le ispezioni sarebbero durate per parecchie ore durante tutto l’arco della mattinata ed avrebbero consentito di accertare l’inesistenza di depuratori presso l’area finanziata dai Pit con 13 miliardi di lire, oltre 6 milioni di euro. Ma non basta, sarebbero stati inoltre rilevate altre anomalie, come la presenza di servizi igienici abusivi, irregolarità nel sistema fognario, le coperturedei gradoni sfondate a causa del peso dei pullman che attraversando la strada vi passano sopra. Le coperture non sarebbero state adeguate a reggere il peso dei mezzi pesanti e per ovviare all’inconveniente sono state coperte a loro volta con delle lamiere provvisorie. Pare che siano stati effettuati anche dei sequestri riguardanti un impianto abusivo trovato all’interno del tratto del torrente Nocciara che costeggia l’area archeologica, l’impianto probabilmente veniva utilizzato per prelevare acqua da spargere presso l’area Pit evitando così il sollevamento delle polveri al passaggio delle vetture sprigionato dal cemento depotenziato con cui è stata realizzata la nuova strada di accesso e il punto commerciale dove si trovano i box, recentemente assegnati ai commercianti di souvenir. Il consiglio comunale di Piazza Armerina negli scorsi mesi aveva celebrato una seduta per individuare le carenze strutturali. Il civico consesso aveva segnalato e puntualizzato a livello progettuale le mancanze sia dell’impianto fognario che di quello idrico. Gravi rischi inoltre si correrebbero anche sotto l’aspetto igienico sanitario perché le polveri che si sollevano dalla strada potrebbero rilasciare elementi nocivi per la salute di quanti quotidianamente operano presso l’area. Le indagini proseguiranno anche quest’oggi. Gli inquirenti avrebbero convocato sul posto i tecnici dell’Arpa e i tecnici della Provincia Regionale di Enna per proseguire con le verifiche e gli accertamenti delle eventuali responsabilità. Gli inquirenti non fanno trapelare ancora nulla ma a quanto sembra l’attività investigativa potrebbe generare ulteriori sviluppi con risvolti gravi e inaspettati.
Marta Furnari