Enna. Un premio alla Prefettura la nomina a commissario del vice prefetto Caccamo

Enna. “La nomina a commissario straordinario della Provincia regionale del vice prefetto Salvatore Caccamo è sicuramente un premio all’impegno costante di tutta Prefettura e di questo siamo sicuramente soddisfatti perché significa che si è lavorato bene in favore del territorio”. A dichiararlo il prefetto Clara Minerva, che non nasconde la sua soddisfazione per questa nomina a commissario straordinario del vice prefetto. In effetti sia il Prefetto che il Vice Prefetto hanno dimostrato in questi anni un impegno costante per cercare di risolvere in meglio le tante problematiche che travagliano il territorio specie nel settore dell’occupazione. Il neo commissario lo abbiamo visto già pronto ad impegnarsi per cercare di risolvere qualche problema importante che riguarda la provincia . “E’ sicuramente un incarico di alto prestigio – ha dichiarato il dottor Salvatore Caccamo – mi sento molto motivato e spero di assolvere il mio compito nel migliore dei modi perché voglio bene a questa terra. Da tre anni ne seguo le vicende più importanti e capisco che c’è da lavorare senza un attimo di tregua, perché ci sono tanti problemi da risolvere. Sul problema dei Liberi Consorzi dei comuni, che dovrebbero partire alla fine di dicembre ci sono delle perplessità perché molto complessi che di certo non possono essere attuata in pochi mesi. Ci sono tante cose da aggiustare prima di varare un riforma che sicuramente non è che sia il toccasana a livello di ente locale. Finite le elezioni amministrative con la elezione degli otto sindaci, si potrebbe benissimo cercare di riunire sia i venti sindaci dei comuni della provincia, sia quelli di alcuni comuni della provincia di Messina, che hanno manifestato la volontà di passare con Enna per vedere quale gruppo è possibile formare perché qualche fuga in avanti esiste da Piazza Armerina a Nicosia, a Troina, Catenanuova, Barrafranca e Pietraperzia”. Il dottor Caccamo ha trattato anche il problema del Liceo Linguistico, del pagamento del personale, spera molto che l’incontro avvenuto a Roma, qualche mese, con il presidente Monaco, abbia degli sviluppi concreti nel senso che il personale passi direttamente allo Stato anche a livello economico, anche se ci sono delle complicazioni di natura giuridica che non sono facili da superare.