Troina. A due anni dalla scomparsa del prof Giovanni Pettinato è già dimenticato

Troina. Sono passati due anni dalla scomparsa del prof Giovanni Pettinato, morto a Roma il 19 maggio 2011 all’età di 77 anni, ma il suo paese natale non gli ha ancora intitolato una piazza o una via per ricordarlo. Eppure Giovanni Pettinato è un troinese illustre, conosciuto e apprezzato negli ambienti accademici e universitari di mezzo mondo per i suoi studi di storia orientale antica. Pettinato non dimenticò mai Troina. Ci teneva tanto al suo paese d’origine che nel risvolto di copertina dei molti libri di storia antica orientale da lui scritti dove si leggono le note biografiche dell’autore non mancava di indicare che lui era nato a Troina nel 1934. Alcuni giorni fa, per adempiere al desiderio che suo padre aveva manifestato prima di morire, la figlia Stefania Pettinato da Roma ha inviato in dono alla biblioteca comunale copie dei numerosi libri sui sumeri, Ebla e la saga di Gilgamesh scritti da lui. I libri sono arrivati in buono stato e adesso sono nella biblioteca comunale a disposizione di chiunque voglia leggerli. Dopo aver conseguito la laurea in assirologia all’università di Heidelberg, Giovanni Pettinato ha insegnato assirologia, sumerolgia e storia orientale antica in Germania, Italia e Usa. Il suo nome è legato alla decifrazione della lingua eblaita. Ha partecipato alle missioni archeologiche italiane in Siria, Iraq ed Yemen del Nord. Nel 2004 è a Baghdad per catalogare tutti i documenti cuneiformi dell’Iraq Museum e per verificare i danni e i furti delle tavolette durante il saccheggio nel corso della guerra mossa dalla coalizione di paesi accidentali guidati dagli Usa e Inghilterra contro l’Iraq, la seconda guerra del Golfo, che si concluse con la caduta del regime di Saddam. Di questa sua esperienza in Iraq per salvare il patrimonio culturale babilonese, Giovanni Pettinato ci ha lasciato un racconto ricco di argute osservazioni sull’Iraq devastato dalla guerra nel saggio dal titolo “Il diario di un archeologo” comparso lo stesso anno sulla rivista di geopolitica Limes e nel suo ultimo libro “La pietra nera di Ur”, scritto assieme alla sua collaboratrice Silvia Chiodi, ricercatrice del Cnr. Giovanni Pettinato fu anche socio dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia delle scienze di Torino e dell’Academia de historia di Madrid e senior fellow dell’università di Cornell. Durante la sua prestigiosa carriera accademica gli furono conferite numerose onorificenze tra le quali, ricordiamo, il Premio dell’Alexander von Humboldt Stiftung della Germania, il Premio Columbus del Rotary club di Firenze ed il titolo di Grande Ufficiale delle Repubblica Italiana. Negli ultimi anni della sua vita insegnò assirologia nel corso di laurea in archeologia del Mediterraneo dell’università Kore di Enna.
Silvano Privitera