Aidone. “Insieme per la vita” una giornata per non dimenticare Vincenza Sudano, violentata e uccisa a sei anni

Aidone.” Insieme per la vita”. Una giornata che verrà celebrata il prossimo lunedì e promossa dai gruppi giovanili di ispirazione cristiana: Giovani Orizzonti, Chiesa Amica, Gruppo Mariano. La manifestazione, che vedrà coinvolti i bambini del Grest di Aidone e di Piazza Armerina intende risvegliare la coscienza cittadina all’impegno nella tutela dei minori. La giornata sarà dedicata infatti a tutti i bambini vittime di abusi e di violenze, in modo speciale alla concittadina Vincenza Sudano, morta nel 1990, quando aveva appena sei anni e tutta una vita davanti. La piccola morì per mano di Marcello Calì, 30 anni, che prima la violentò e poi la uccise, avvolgendone il corpo, nudo, in una coperta e buttandolo dentro un contenitore della spazzatura, in piazza Europa. Un dramma che sconvolse la comunità aidonese, quando il 27 settembre del 1990 fu trovato, brutalizzato, il corpo della bambina, a pochi metri dalla sua abitazione. Il suo stupratore e assassino Marcello Calì, che abitava poco lontano dalla casa della bambina, a quanto pare, amico di famiglia, fu riconosciuto colpevole del delitto ed è morto, 19 anni dopo, nel 2009, a Napoli, presso l’ospedale Cotugno, dove era stato ricoverato perchè positivo al test sull’influenza A, nota come aviaria. Detenuto a Poggioreale Calì, per questo evento delittuoso, stava scontando una condanna definitiva. Nel 2004, Calì, detenuto presso il carcere di Sulmona, aveva tentato il suicidio. Una storia di emarginazione e di squallore quella di Marcello Calì, che all’epoca dell’omicidio si trovava in libertà provvisoria. Il giovane, definito con problemi, aveva purtroppo conosciuto un’infanzia e un’adolescenza di violenza e di degrado. A ricordo dell’evento, lunedì prossimo, in piazza Europa, verrà posto un simbolo, il cui intento è quello che debba servire da monito alle generazioni future. Anche una piazzetta di Aidone sarà intitolata a Vincenza in sua memoria. Ospite d’eccezione sarà don Fortunato Di Noto, fondatore dell’associazione “Meter” impegnata da decenni nella tutela dei diritti inviolabili della persona umana.
Angela Rita Palermo