Leonforte. Primo consiglio comunale (con rinvio). Ghirlanda rinuncia a gettoni

Leonforte. Si è concluso con un rinvio il primo consiglio comunale di Leonforte, svoltosi questa mattina nella sala Placido Rizzotto. Il consiglio si è aperto con il giuramento della nuova squadra amministrativa e con la nomina di Davide Barbera (Per Leonforte Comune virtuoso) alla carica di Presidente del Consiglio comunale. La sala gremita ha accolto con un caloroso applauso le prime dichiarazioni dei neo consiglieri, di cui quella di Giovanni Ghirlanda (Progettare Futuro) è rimasta maggiormente impressa: “Rinuncio ai gettoni presenze, sia del consiglio che delle commissioni, occorre tornare a quando la politica era un servizio non remunerativo”. Progettare Futuro, come ha poi ribadito Pierfrancesco Vanadia, si pone dichiaratamente in opposizione, “ma costruttiva, che tenga conto delle buone proposte o che avanzi delle valide alternative”. Anche qui, accordi con nessuno, perché – ha ribadito Ghirlanda – è in nome e per conto degli interessi dei cittadini che hanno sempre agito e continueranno a farlo. Una riflessione, su tutte, è stata condivisa all’unanimità: la profonda esigenza di riflettere su una formazione composita, ribadendo che la grande assente è la maggioranza. Al suo posto, un mix di minoranze che senz’altro non aiuta in un processo di semplificazione e che costringe a ripensare ai canonici rapporti tra una “maggioranza” ed una “opposizione”. Il tutto, come auspicato da Vanadia, sotto l’egida di legalità, onestà e trasparenza. Una tale mescolanza ha però i suoi risvolti, come dimostrato dal rinvio della seduta odierna. A poco sono servite le parole introduttive del neo sindaco, Francesco Sinatra, che ha ribadito ancora una volta la necessità della cooperazione. La seduta è stata rimandata, fermandosi al terzo punto all’ordine del giorno: “Convalida ed eventuale surroga dei Consiglieri neo eletti, previo esame delle condizioni di ineleggibilità ed incompatibilità degli stessi”. Qui il nodo da sciogliere, i dubbi su uno dei consiglieri neo eletti e sui requisiti di compatibilità con la carica, “chiedo che vengano verificati i requisiti di tutti i consiglieri”, ha dichiarato Massimiliano Trecarichi (Pdl), “e che pertanto il consiglio venga rinviato”. Mentre in altri Comuni limitrofi le giunte si sono già insediate, hanno giurato, hanno mosso i primi passi nell’amministrare la cosa pubblica, a Leonforte si parla di vicende pregresse, che coinvolgono un esponente del vecchio Consiglio, e che sarebbero state archiviate due anni fa. “Se il Consiglio fosse stato a conoscenza del fascicolo in questione si sarebbe già espresso”, ha dichiarato Antonino Di Naso (Pd). Le dichiarazioni di Trecarichi e Di Naso rappresentano i concetti cardine della diatriba odierna. Diatriba che ha messo ai voti la decisione del rinvio, con 9 voti contrari (Pd, Progettare Futuro e Per Leonforte comune virtuoso) ed 11 favorevoli (Pdl, Grande Sud, Udc, Arca, Il Megafono, Mpc). Che siano prove tecniche per le prossime intese?
Intanto, i cittadini hanno salutato la sala con la considerazione di sempre: “ci fosse una volta che si facciano le cose per bene, ma ccà nun funziona mai nenti”.
Alessandra Maria

Il tanto atteso consiglio comunale della nuova amministrazione Sinatra si è svolto ieri mattina presso la sala Placido Rizzotto. I punti all’ordine del giorno rispondono a delle funzioni di rito: giuramento del sindaco e dei consiglieri neo eletti; convalida ed eventuale surroga dei Consiglieri neo eletti, previo esame delle condizioni di ineleggibilità ed incompatibilità degli stessi; elezione del presidente e del vice presidente del consiglio. Al consigliere più eletto, il ventottenne Davide Barbera, il gravoso seppur provvisorio ruolo di presidente del consiglio comunale. Nessuna questione spinosa al varco, un rinnovamento amministrativo evidente e tanta fiducia nel presente e nel futuro sia nel fronteggiare le emergenze come il bilancio comunale 2013 sia nell’attuazione a lungo termine del programma amministrativo. E soprattutto un condiviso senso di responsabilità in consiglio come ha dichiarato il sindaco “Senso di responsabilità per il bene comune, che un consesso civico così rinnovato sarà in grado di avere perché libero da vecchie logiche. Il tempo darà ragione a chi ha lavorato bene e torto a chi avrà lavorato male. Guardare al presente con una programmazione al futuro è la nostra prerogativa”. Sulla stessa linea si sono espressi i due consiglieri di Progettare Futuro; in particolare Pierfrancesco Vanadia ha affermato “Auspico una piena partecipazione dei cittadini come sta accadendo oggi. E’ necessaria una riflessione sul modo di intendere e coltivare i rapporti tra maggioranza e opposizione senza instaurare un clima di pura contrapposizione e di incomunicabilità. Auspico rispetto e fiducia”; Giovanni Ghirlanda si è così espresso “Progettare Futuro si pone all’opposizione, ma con costruttività e terrà conto di tutte le buone iniziative e faccio una dichiarazione personale: rinuncio a tutti i gettoni di presenza per il consiglio comunale e le commissioni. Bisogna tornare alla politica di un tempo che si faceva per servizio”. Compiuto il giuramento del sindaco e dei consiglieri, l’ inghippo sorge al momento di valutare il terzo punto all’ordine del giorno “Convalida ed eventuale surroga dei Consiglieri neo eletti, previo esame delle condizioni di ineleggibilità ed incompatibilità degli stessi”. Il consigliere Massimiliano Trecarichi (Pdl) ha chiesto a tal proposito una “ verifica del requisiti di compatibilità di carica di tutti i consiglieri e non solo di un singolo e pertanto il rinvio del consiglio comunale”. La questione dell’incompatibilità è stata sollevata in particolare su un esponente della vecchia giunta (originariamente eletto nel Pd) nuovamente in carica, di cui un fascicolo renderebbe conto. La vicenda sarebbe stata archiviata nel 2011, quindi già presente nel corso della precedente amministrazione. Interessante il conclusivo intervento del consigliere Antonino Di Naso, neo eletto del Pd di cui è segretario dal 2010; che si è dichiarato estraneo al fatto ma pronto ad affrontare la questione nella stessa mattinata in nome della trasparenza e del senso di responsabilità comune, e per questo contrario al rinvio del consiglio comunale “Questa logica di rinviare la problematica non serve perché è di una chiarezza unica. Solo oggi sono venuto a conoscenza di questo fascicolo e non posso far finta di niente. Si tratta di un quesito del 2011 e ne parliamo ancora oggi? Qualche responsabilità c’è e va risolta”. Sul rinvio del consiglio comunale ci sono stati 11 voti favorevoli (Pdl, Grande Sud, Udc, Arca, Il Megafono, Mpc ) e 9 contrari (Pd, Per Leonforte comune virtuoso, Progettare Futuro).
Livia D’Alotto