Troina. Giunta propone cittadinanza onoraria a sette giovani stranieri

Troina. La giunta municipale propone al consiglio comunale di conferire la cittadinanza onoraria ai 7 giovani di età inferiore ai 18 anni, figli di genitori stranieri, nati in Italia e all’estero, residenti a Troina. Nella proposta della giunta municipale, la numero 99 del 5 luglio, non ci sono i nomi dei 7 giovani per rispetto della loro privacy. Tutti e sette sono iscritti e frequentano le scuole di Troina di ogni ordine e grado. La proposta è sottoscritta da tutti i componenti della giunta municipale: il sindaco Sebastiano Fabio Venezia, il vice sindaco Silvestro Schillaci e gli assessori Giuseppe Macrì, Carmela Impellizzeri e Fabio Siciliano. Nelle intenzioni della giunta, non è un semplice atto formale il conferimento della cittadinanza onorari ai 7 giovani provenienti da altri paesi europei ed extraeuropei. Nella proposta leggiamo che è intenzione della giunta municipale “accompagnare il percorso di conferimento della cittadinanza onoraria con un progetto di sensibilizzazione che coinvolga le scuole del territorio, le famiglie dei minori stranieri destinatari del progetto e la cittadinanza tutta”. Questa proposta della giunta scaturisce da una data di fatto: sono 129 i cittadini stranieri residenti a Troina e regolarmente iscritti negli elenchi anagrafici del comune. Rappresentano 1,34% dell’intera popolazione troinese che è di 9.625. E’ molto probabile che il loro numero sia maggiore di 129 perché ci saranno anche cittadini stranieri residenti in paese che ancora non hanno provveduto a registrarsi. Sono in gran parte donne che lavorano come badanti di anziani e di nazionalità romena i cittadini stranieri residenti a Troina. Rappresentano uno degli aspetti che caratterizza quella singolare forma di welfare troinese fa dai te. Conducono una vita molto riservata e mantengono buoni rapporti con il paese che li ospita. L’amministrazione comunale partecipa alla campagna denominata “L’Italia sono anch’io”, promossa da diverse associazioni nazionali e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori, a sostegno della proposta di legge d’iniziativa popolare per modificare la legge dello Stato italiano sulla cittadinanza per gli immigrati e per introdurre il cosiddetto “jus soli”, cioè il principio giuridico che attribuisce automaticamente la cittadinanza italiana a tutti i bambini, anche ai figli degli immigrati, che nascono in Italia.