Mozione all’ARS dell’on.Luisa Lantieri su miglioramento qualità vita dei detenuti nelle carceri siciliane

Mozione all’Ars a firma di diversi deputati tra cui l’on.Luisa Lantieri di Piazza Armerina sul miglioramento della qualità di vita dei detenuti nelle carceri siciliane.
Questo il testo della mozione: Il carcere nasce e viene visto come luogo dove chi commette un reato deve scontare la pena passando un certo periodo della sua vita “rinchiuso” dentro uno spazio istituzionale, perdendo così il diritto alla libertà. Per il nostro orientamento giuridico, la libertà della persona è sacra, e per violare tale fondamento sociale, costituzionale e umano, occorrono inequivocabili e tangenti segni di imprescindibilità nell’azione del potere giudiziario. Rilevato che la libertà dell’individuo è un bene supremo è necessario riconoscere che quando si interviene con un’ordinanza di custodia cautelare detentiva, si pone in primo piano la tutela del bene sociale, e, in secondo piano, quella della libertà individuale. Cioè si sacrifica il valore rappresentato dalla propria libertà a favore di una difesa del valore collettivo, nazionale o pubblico qualsivoglia; considerato che la limitazione o la negazione della libertà è già una giusta pena, è necessario ricordare che la detenzione deve avere non soltanto una funzione punitiva, fungendo quindi da deterrente, ma anche una funzione riabilitativa, proponendo il rispetto della dignità umana come valore imprescindibile e non violandolo in alcun modo; VISTO che le carceri in Sicilia, (come verificato dopo aver visitato la struttura detentiva dell’Ucciardone di Palermo e come sancito dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, che ha infatti rigettato il ricorso dell’Italia avverso alla sentenza con cui il sistema penitenziario nazionale era stato condannato per trattamento inumano e degradante inflitto agli ospiti delle strutture carcerarie), sono caratterizzate da seri problemi di sovraffollamento e da precarie condizioni igienico-sanitarie, ma anche dall’attività del corpo di polizia penitenziaria, che al pari dei detenuti opera in situazioni di disagio; e visto il positivo riscontro da parte dei detenuti e dell’intera popolazione carcerarie allo spettacolo “Cantannu…Cuntannu” evento che ha permesso un incontro con la tradizione antica siciliana, durante il quale i detenuti hanno potuto confrontarsi con le loro stesse origini; impegna il Governo della Regione a farsi tramite con gli organi istituzionali nazionali competenti, ed in particolare il Presidente della Repubblica, il Presidente del Senato e il Presidente della Camera, affinchè si possa intervenire con un miglioramento delle condizioni dei detenuti nelle carceri siciliane, intervenendo sul sovraffollamento attraverso misure che arginino il problema in maniera strutturale, come stabilito dalla Corte europea dei diritti dell’uomo.