Aidone. Consiglio reintegra consigliere Alessi ma scoppia caso tra chi dei due ultimi consiglieri nominati deve lasciare la carica

Aidone. E’ stato rinviato a data da destinarsi la seduta del consiglio comunale svoltosi martedì scorso. Il consiglio doveva trattare un odg che è stato integrato ulteriormente di un ulteriore punto e posto come primo posto della discussione e cioè la reintegra del consigliere Davide Alessi. Quest’ultimo era stato sospeso temporaneamente dalla carica di consigliere in quanto il 7 marzo scorso era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione antimafia “Marea grigia”. La sospensione temporanea dalla carica di Alessi era avvenuta, quale presa d’atto del consiglio, dopo che era arrivata una nota dalla Prefettura che invitava il consesso a provvedere alla sospensione temporanea del consigliere. Alessi è tornato in libertà nel maggio scorso determinato a continuare il suo mandato di consigliere. “Anche la reintegra di Alessi alla carica di consigliere, per il civico consesso, ha costituito una presa d’atto- spiega il presidente del consiglio Pino Di Franco- essendo arrivata una riservata dalla Prefettura con l’invito a reintegrare Alessi in base al decreto legislativo 267/2000 art. 59 comma 5. Personalmente mi sono recato in Prefettura incontrando il capo di gabinetto dott. Sinacore per avere quanto più chiarimenti”. Ma ora è scoppiato il caso perché Alessi è stato sostituito temporaneamente con il consigliere non eletto che, in ordine, nella lista, aveva più voti e cioè il consigliere Vincenzo Curìa, che ha accettato. Subito dopo, però, il consiglio ha surrogato il consigliere Angelo Calì per le continue assenze alle sedute, che è stato sostituito con il consigliere che, nell’ordine, veniva dopo Curìa, e cioè Giuseppe Tespi, che ha accettato. Ora, reintegrato Alessi, a uscire dalla carica dovrebbe essere Curìa, il quale però si sentirebbe leso palesando che avrebbe più voti di Tespi e quindi diritto a continuare la carica di consigliere. Vista la situazione, il segretario comunale, su invito del presidente Di Franco, ha inviato un quesito all’assessorato alle Autonomie locali, per sapere chi dei due consiglieri, Curìa o Tespi, deve continuare a rivestire la carica di consigliere. Fino ad allora, i lavori del consiglio resteranno fermi.
Angela Rita Palermo