Enna. Organizzazioni sindacali “non mollano” su mancata assistenza del Comune agli anziani

Enna. Convocata dal Sindaco Paolo Garofalo, giorno 10 luglio u.s., si è svolta la riunione richiesta dalle organizzazioni Sindacati dei pensionati CGIL CISL e UIL sulla assistenza domiciliare agli anziani interrotta da alcune settimane.
Oltre al Sindaco, all’incontro, erano presenti l’Assessore alle Politiche Sociali Angela Marco, il funzionario del medesimo assessorato Franco Fiorello, il segretario provinciale dello SPI CGIL Sigfrido Fadda, il segretario territoriale dei pensionati CISL Enzo Canu e il segretario della Uil Pensionati Filippo Manuella.
Il Sindaco ha esposto alle organizzazioni sindacali le gravi condizioni economiche nelle quali versa il Comune e quindi l’impossibilità di potere far continuare il servizio di assistenza domiciliare agli anziani. Di ciò hanno preso atto i sindacalisti i quali hanno fanno presente che i livelli di discussione non potevano che essere almeno due. Da un lato il servizio destinato ai 176/180 anziani che, negli anni, hanno fatto richiesta, e dall’altro il servizio da rendere agli anziani senza rete familiare e in condizione di non autosufficienza. Per questi ultimi il servizio diventa urgente oltre che obbligatorio per non lasciare gli anziani in stato di abbandono.
Il Sindaco e l’Assessore, hanno dimostrato attenzione e sensibilità al problema e, relativamente al servizio destinato alla platea dei 176 anziani, si sono impegnati a reperire fondi derivanti dai piani di zona, da contributi appositi della Regione, dai fondi PAC di prossima erogazione e a prevedere, conseguentemente, nel prossimo bilancio preventivo 2013, le poste nei relativi capitoli.
Relativamente agli anziani soli, senza copertura familiare ed in condizione di non autosufficienza le Organizzazioni Sindacali hanno proposto di non interrompere il servizio che deve, invece, riprendere subito fatti salvi i tempi tecnici per organizzare l’intervento nel quale alcuni addetti ai cantieri di servizio saranno solo di aiuto e supporto e per accertare, da parte degli assistenti sociali, le due condizioni necessarie e cioè la non autosufficienza e l’assenza di rete familiare.
Il Comune ha dichiarato che gli anziani in queste condizioni dovrebbero essere circa 50, che in questo modo avranno la possibilità di vivere con maggiore tranquillità e senza ansia il loro futuro.
Le organizzazioni sindacali dei pensionati CGIL, CISL e UIL hanno espresso la loro parziale soddisfazione per il risultato ottenuto.
Le Organizzazioni sindacali dei pensionati chiederanno al Comune la continuazione del tavolo tecnico, per stabilire con compiutezza il numero esatto degli anziani assistiti e, nell’occasione, di stilare un protocollo d’intesa sulle modalità adottate e i tempi per tale soluzione, ritenuta “temporanea”. Continuerà il confronto fra le parti anche per definire i tempi e le modalità attuative del servizio svolto a favore dei 176 anziani nonché delle problematiche generali legate agli anziani stessi.