Catenanuova. Arrestati gli autori dell’omicidio di Vito Donzì scomparso per “lupara bianca” nel 1997
Enna-Cronaca - 15/07/2013
Il cadavere venne quindi bruciato e disperso in un terreno alla periferia di Catenanuova, tanto da non poterne rinvenire alcun resto.
In particolare il Mavica ha raccontato che a commettere l’omicidio materialmente sono stati lui stesso e Marletta, che incontrando il Donzì Vito davanti al Chiosco Rapisarda, con uno stratagemma, lo avevano convito a salire su una autovettura Fiat Uno portandolo sul luogo dove poi venne soppresso.
Al corrente dell’omicidio prima di commetterlo erano, oltre allo stesso collaboratore ed il Marletta, Leonardi Salvatore che lo aveva ordinato, dando l’incarico al Mavica di conquistare prima la piena fiducia della vittima.
Dopo avere prelevato la vittima il Mavica ed il Marletta sono andati sul luogo della soppressione, un garage in disuso in aperta campagna, con la scusa di far vedere al Donzì un’autovettura rubata da smontare.
Appena entrati però il collaboratore, già con la pistola in mano, ha esploso due colpi all’indirizzo del Donzì di cui uno di grazia, mentre Marletta era in attesa all’esterno alla guida dell’autovettura.
Le due misure cautelari emesse dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta – DDA, sono arrivate a seguito dell’accoglimento da parte del Tribunale del Riesame dell’appello proposto dal Pubblico Ministero responsabile del procedimento e del successivo rigetto da parte della Suprema Corte di Cassazione del ricorso proposto dagli indagati.