Petizione a Catenanuova: proteggiamo Piazza Municipio dal vandalismo diurno e notturno

Catenanuova. Oramai è diventata abitudine per decine e decine di giovanissimi, riunirsi ad ogni orario della giornata in Piazza Municipio, sede del palazzo di città e dare vita a gesti di puro vandalismo verso l’arredo urbano e verso la grande vetrata della struttura, aggredita da scritte e disegni con vernice, oppure con la distruzione di contenitori portarifiuti ubicati lungo il perimetro della piazza, unitamente al calpestio del verde pubblico. Insomma, si sta verificando una recrudescenza del fenomeno che nonostante diversi avvertimenti delle forze dell’ordine, non tende a diminuire, tant’è che in questi giorni i domiciliati del quartiere, hanno provveduto ad una raccolta di firme, una petizione sul tema: “proteggiamo Piazza Municipio dal vandalismo diurno e notturno“, indirizzata all’amministrazione del sindaco Biondi, al Prefetto, Carabinieri e P.M e assistente sociale di Catenanuova, per stigmatizzare questi comportamenti e porre un freno agli abusi. Nella lettera: “Desideriamo portare all’attenzione, come nel pomeriggio e di notte, la piazza diventa luogo di comportamenti incivili dei giovani, che disturbano la quiete notturna, provocando danni alle vetrate degli immobili e del palazzo di città, ai portoni d’ingresso, alle grondaie,alle cassette postali, deturpando a colpi di pallone la scritta “palazzo di città”, diverse lettere sono già cadute dal frontespizio. In verità, non siamo contro i giovani ne contro la movida, ma ciò che avviene non ha un comportamento civile e allora bisogna imporre il rispetto delle regole, quali il divieto di giocare a pallone, di abbandonare rifiuti e bottiglie, di combattere il disturbo della quiete pubblica, di sanzionare chi urina in pubblico, tutte soluzioni fino ad oggi disattese, compreso un mancato controllo sui cani, sia nell’asportazione dei loro bisogni e che abbiano il microchip per evitare eventuale abbandono. Due le possibili soluzioni al problema, la prima, quella di sollecitare un maggior controllo da parte delle autorità preposte e la seconda, quella di garantire la piena funzionalità della videosorveglianza, attraverso la quale poter risalire ai colpevoli e sanzionare i loro comportamenti”.
Carmelo Di Marco