Nicosia. Al Distretto turistico Tirreno Nebrodi: 600 mila euro per promozione del territorio

Nicosia. Entra nella fase operativa il progetto di promozione turistica del distretto Tirreno Nebrodi, del quale fa parte il Comune di Nicosia. Si programma, infatti, l’utilizzo di 600 mila euro finanziati per pubblicizzare e far conoscere i circuiti turistici, le cittadine che ne fanno parte e che appartengono alle province di Messina ed Enna.
Si tratta di un comprensorio che offre mare e monti dalla incontaminata bellezza, beni artistici e culturali, gastronomia e prodotti tipici. Ne fanno parte 40 Comuni e tra questi Nicosia e Troina, oltre al parco dei Nebrodi. “I fondi disponibili – ha spiegato il sindaco Sergio Malfitano – sono destinati alla pubblicità del territorio e dei diversi Comuni e tra questi ci sono anche le somme per mettere a disposizione dei turisti i modernissimi Ap, che collegandosi via smart phon permettono di avere indicazioni si itinerari, monumenti, beni culturali o opere d’arte in 5 diverse lingue. Credo che la scommessa oggi sia puntare sul turismo e su una offerta ampia, che in questo modo ha la possibilità di portare un grande numero di visitatori. La promozione di tutto il distretto fa in modo che chi decide di andare al mare sulla costa, ha modo di conoscere anche quello che si può vedere nelle aree interne e viceversa”.
Il distretto turistico permette di valorizzare tutti gli aspetti di una località, dall’architettura alle tradizioni, dalla struttura urbana alla gastronomia, dall’artigianato al paesaggio e quindi di fornire una offerta appetibile a diverse tipologie di turismo culturale, ambientale ed eno gastronomico. Il distretto è stato costituito nel dicembre del 2011 e adesso entra nella fase operativa. Lo scorso 18 giugno è stato nominato il Consiglio tecnico che rimarrà in carica fino al completamento delle attività previste dal bando Po Fers. Ne fa parte Antonio Presti, il fondatore della Fiumara d’arte di Tusa. «Il banco – ha concluso il sindaco Malfitano – prevede fondi per promuovere il territorio, migliorandone l’offerta ai turisti e anche sostenendo e rilanciando zone che purtroppo sono state storicamente escluse. La reputo una grande opportunità di sviluppo economico».