Giacimenti gas di Gagliano a rischio

A Gagliano si è riunito il consiglio comunale per affrontare una questione molto delicata per l’economia del territorio. Infatti nel corso dei lavori, presenti deputati regionali e sindacati, è stata evidenziata la possibilità che l’Enimed, società collegata con Eni, potesse abbandonare l’estrazione del gas dai giacimenti di Gagliano. Le tasse di estrazione, imposte dalla Regione, sono state portate al 20 per cento e la società petrolifera potrebbe benissimo decidere di lasciare con la conseguenza di far perdere 21 posti di lavoro, che sono quelli che operano direttamente nei giacimenti, mentre altri 180 lavorano nell’indotto. Sarebbe un disastro per l’economia del territorio, già penalizzata da tanti insuccessi economici a cominciare dalla scomparsa della fabbrica tessile della Lebole che per Gagliano era una risorsa importante . Non bisogna dimenticare che nel 1979 ci fu una sommossa popolare che vide i cittadini di Gagliano ribellarsi e solo l’intervento di Enrico Mattei risolse il problema che era solo esclusivamente di lavoro. Il consiglio comunale ha votato all’unanimità un ordine del giorno da inviare alla Regione e i deputati regionali intervenuti si sono impegnati ad interessarsi del problema, senza contare che esiste un’interrogazione urgente sull’argomento, presentata dall’onorevole Nello Musumeci. Il neo sindaco Salvatore Zappulla è deciso a lottare con tutti i mezzi pur di risolvere il problema perché capisce benissimo assieme alla giunta ed al consiglio comunale che questo sarebbe un ulteriore brutto colpo per il territorio tutto. Al di là dell’ordine del giorno che lascia il tempo che trova, Zappulla ha già programmato un incontro con l’Enimed. “Ci sono stati già dei contatti con i dirigenti dell’Enimed – ha dichiarato il sindaco – per cercare di convincerli a rimanere, un incontro ci sarà a breve, poi cercherò di andare in audizione nella terza commissione regionale, quella delle attività produttive per affrontare direttamente il problema perché è chiaro che se l’Enimed chiude la Regione non percepisce un euro, quindi sarebbe un danno più gravoso, cercheremo di incontrare anche il presidente Crocetta. Assieme a Troina nel cui territorio ci sono pure questi giacimenti cercheremo di ottenere qualcosa di positivo ed evitare dei disastri economici che in questo periodo non possiamo sopportare”. Il sindaco sottolinea anche le difficoltà che la zona nord vive a causa dello stato disastroso delle strade. “Gagliano è uno dei comuni in cui si cerchi con tanti sforzi di fare imprenditoria, basti citare le piccole industrie che ci sono il cravattificio Fiorello, conosciuto a livello internazionale, i giovani si danno da fare per trovare spazi nel mondo del lavoro, ma siamo condizionati da strade provinciali impossibili. Venire a Galiano, a Troina è un’avventura, in queste condizioni le attività commerciali vengono penalizzate. Nell’incontro con il Prefetto ho accennato a questo stato di cose, ne parlerò con il commissario straordinario, Salvatore Caccamo, per vedere come si possono migliorare queste strade, ne abbiamo bisogno se vogliamo crescere”.