Qua la zampa salva due randagi Romeo e Giulietta

Troina. I volontari dell’associazione “Qua la zampa” li hanno soprannominati Romeo e Giulietta, e anche loro come gli innamorati più famosi della storia, hanno rischiato di morire per colpa dell’insensibilità umana, che può definirsi anche atrocità. Romeo e Giulietta sono due cani randagi inseparabili, che girano per le strade di Troina sempre insieme. Non vogliono recinti di nessun genere, infatti, nonostante i volontari dell’associazione avessero provato a portali al rifugio, almeno fino al parto di Giulietta che è incinta, sono riusciti a fuggire. Evidentemente amano la libertà. Così i volontari dell’associazione li hanno assecondati, seguendoli e curandoli a distanza, aiutati dai dipendenti dell’Ufficio Tecnico di Troina, che li hanno presi sotto la loro protezione, ma qualche giorno fa, la tragedia. Alcuni vandali li hanno catturati, picchiati e stavano per soffocarli. Per fortuna, dopo 4 ore di ricerca, che ha visto impegnati Salvatore Militello, Martino Pata, Silvestro Militello, Salvatore Faro, Giovanna Trovato, Giuliana Siciliano e Igor Castellano, sono stati ritrovati, insanguinati e impauriti. Ma come dare un senso a tanta inciviltà e disumanità.

È assurdo solo pensare che ci siano giovani che si divertono così, torturando piccoli esseri indifesi che non hanno nessuna colpa. Peggio ancora sarebbe se ad aver commesso queste atrocità fossero stati degli adulti.

Ora i due piccoli vagabondi si trovano al rifugio dell’associazione, dove i volontari li accudiscono e li sorvegliano. “Perché la gente deve essere così cattiva difronte a questi esserini indifesi, dice Pinuccia L’Episcopo, una delle volontarie, noi facciamo di tutto per proteggerli e loro non si accorgono nemmeno della dolcezza nei loro occhi”.

Sandra La Fico