Si spopola il mercato di Nicosia

La crisi economica investe pesantemente la città e anche il mercato di Nicosia, un tempo tra i più fiorenti dell’ennese, non è più appetibile per gli ambulanti. Sono sempre di meno i commercianti che nelle giornate di giovedì e sabato effettuano le vendite su viale Magnana. A conferma di questo dato la revoca di ben 11 autorizzazioni amministrative per il commercio rilasciate dal Comune perché i titolari non hanno più utilizzato l’area assegnata per 3 mesi consecutivi. In sostanza sono sempre di meno gli ambulanti che arrivano in città per il mercato perché i fatturati sono calati e quindi non permettono più di coprire i costi. E così le bancarelle sono sempre in numero inferiore soprattutto al mercato del giovedì che è stato storicamente il più ricco di merci. Un dato preoccupante perché indica la progressiva ed inesorabile perdita di potere di acquisto dei nicosiani. Tra l’altro il mercato, soprattutto quello del giovedì, fini a poco tempo fa era frequentato anche da acquirenti dei vicini Comini di Capizzi, Cerami, Sperlinga, proprio perché era tra quelli più forniti dell’intera zona Nord dell’Ennese. Perdere commercianti significa anche perdere potenziali clienti dei Comuni vicini che una volta in città per acquistare indumenti e altre merci, approfittavano per fare la spesa nei supermercati cittadini i compare dolci e specialità tipiche. Un processo che purtroppo una volta innescato rischia di diventare irreversibile perché se in pochi mesi ben 11 commercianti ambulanti hanno deciso di non vendere più al mercato di Nicosia, la crisi è pesante e rischia di estendersi a macchia d’olio anche ad altri settori commerciali e produttivi. Se i nicosiani non riescono più a comprare al mercato a risentirne saranno presto anche i negozi e le altre attività commerciali.