Piazza Armerina. L’amministrazione Nigrelli avrebbe sforato il Patto di stabilità

Piazza Armerina. La Corte dei Conti ha formulato un lungo elenco di osservazioni al Comune di Piazza Armerina sul rendiconto dell’esercizio finanziario per l’anno 2011 e sul bilancio di previsione 2012. Dunque i dubbi sullo sforamento o meno del Patto di Stabilità del Comune di Piazza Armerina permangono anche alla luce del lungo documento della Corte dei Conti in cui sono elencati ben 13 rilievi emersi a seguito dell’esame della documentazione da parte della stesso organo.
In merito alla vicenda, che vede una contrapposizione tra il collegio dei revisori dei conti del Comune che sostiene lo sforamento e il ragioniere capo, Alfonso Catalano, che invece sostiene la tesi opposta Il 22 luglio scorso il nuovo sindaco, Filippo Miroddi e il dott. Catalano sono stati sentiti a Palermo nell’aula delle adunanze.
La Corte dei Conti ha rilevato la tardiva approvazione del rendiconto 2011, avvenuta il 26 luglio 2012, e del bilancio di previsione, avvenuta solo il 5 novembre 2012, rispetto al termine di legge ed il consistente ammontare dei debiti fuori bilancio da riconoscere al termine degli esercizi 2011 e 2012, che sono rispettivamente pari a 469.583 euro e a 125.000 euro, la verifica del rispetto degli equilibri di bilancio a seguito della diffida al pagamento all’AtoEnnauno di4.391.528 euro. Ma non basta il magistrato istruttore Stefano Siragusa ha indicato che solo il 19 percento nel 2011 dell’Ici evasa è stata recuperata, riguardo ai servizi gestiti da terzi ha rilevato un notevole divario tra i residui attivi e passivi, per gli esercizi precedenti il 2007, rispettivamente di 106.441 euro e di 620.391 euro.
E’ stata sottolineata “l’esigenza di verificare il rispetto del patto di stabilità per l’esercizio 2012, alla luce della mancata sottoscrizione della certificazione da parte del collegio dei revisori, per le perplessità espresse in relazione ad una non corretta e successiva imputazione contabile al titolo I° della somma di 259.423 euro relativa ad accertamenti di “fabbricati fantasma”, priva dei presupposti indicati all’art. 179 del Testo unico degli Enti locali”.
Per quanto riguarda le nuove assunzioni di personale, nell’esercizio 2011 e 2012, è stata fatta emergere, tra l’altro, l’impossibilità giuridica di procedere alle assunzioni nel caso del mancato rispetto del patto di stabilità interno. Rilievi anche sul mancato adeguamento al limite di indicato nel decreto legge 78/2010 relativo all’obbligo di riduzione della spesa di personale fondato sul confronto tra la spesa sostenuta dal Comune per il personale che lavora con contratto a tempo determinato, con convenzioni, oppure con contratti di collaborazione coordinata e continuativa del 2012 e la medesima spesa sostenuta nel 2009 e sulla mancata individuazione dei criteri per l’attribuzione dei compensi relativi alle performance lavorative dei dipendenti.
Infine nel documento il magistrato istruttore sottolinea che sulle criticità emerse la Corte si era già pronunciata nel corso della verifica del rendiconto finanziario del Comune di Piazza Armerina per l’anno 2010 e che sulla base di tale verifica ad oggi non sono state adottate da parte del Consiglio comunale piazzese le misure correttive.
Marta Furnari