Troina, i troinesi pensano ad autoambulanza alternativa al 118 per raggiungere ospedali di Catania

Troina. Non va proprio giù ai troinesi il fatto che l’autoambulanza del 118, quando è chiamata per portare qualcuno in ospedale perché colpito da un improvviso malore o vittima di un incidente d’auto o sul lavoro per cui è necessario portarlo al pronto soccorso di un ospedale, è obbligata a trasportarlo nell’ospedale più vicino che è quello di Nicosia. Che quello di Nicosia sia l’ospedale più vicino a Troina è diventato un modo di dire perché se è vero che a separare questi due comuni nebrodensi ci sono appena 33 km, è altrettanto vero che, per il pessimo stato di manutenzione di questo tratto della strada statale 120, ci vogliono circa 45 minuti per raggiungere Nicosia partendo da Troina. Per raggiungere Catania, che dista circa 65 km da Troina, con l’auto ci s’impiega poco più di un’ora. Se poi si pensa che l’ospedale Garibaldi è all’ingresso di Catania, si capisce il disappunto dei troinesi per quella regola del 118 che obbliga l’ambulanza a trasportare il malcapitato all’ospedale di Nicosia. I troinesi ne parlano bene del servizio 118, che da circa un anno di dispone anche di un medico a bordo dell’ambulanza. Per loro sarebbe l’ideale se l’ambulanza del 118 in servizio a Troina avesse la facoltà di trasportare il paziente negli ospedali di Catania oltre a quello all’ospedale di Nicosia. In paese si sta pensando ad una soluzione alternativa. I troinesi, quando ne hanno di bisogno, preferiscono essere ricoverati in uno degli ospedali di Catania dove si sentono più sicuri perché ritengono che gli ospedali catenesi siano meglio attrezzati a fronteggiare le situazioni di emergenza, come quella in cui si può trovare una persona colpita da un infarto. Alcuni anni fa si era pensato di coinvolgere le 11 confraternite troinesi, che nei loro statuti prevedono anche altre funzioni oltre a quella principale di assicurare una dignitosa sepoltura ai soci deceduti. Delle istituzioni troinesi, le confraternite sono quelle che funzionano meglio. Le confraternite avrebbero dovuto compare un’autoambulanza attrezzata di tutto punto per il trasporto urgente al pronto soccorso in uno degli ospedali di Catania. L’idea piacque ai governatori delle confraternite, ma poi non si fece nulla. Non basta avere delle belle idee, occorre anche che ci sia un gruppo di persone determinate a perseguirle con testardaggine fino a tradurle in pratica. Da alcuni giorni, si è tornati a discutere di quell’idea di un’autombulanza attrezzata da utilizzare per il trasporto di feriti in un incidente e malati al pronto soccorso di uno degli ospedali di Catania. Per la sua posizione geografica molto decentrata rispetto alle città con ospedali e per la non agevole viabilità delle strade di collegamento con altri centri urbani, Troina avrebbe bisogno di un presidio territoriale d’emergenza.

Silvano Privitera