Piazza Armerina. Lo Giudice nominato coordinatore provinciale del “Mir”

Piazza Armerina. Il coordinatore nazionale del Mir (Moderati in Rivoluzione), Gerardo Meridio, ha nominato i coordinatori provinciali per la Regione Sicilia, durante una convention che si è tenuta giovedì scorso a Catania. Tra gli altri è stato nominato Filippo Lo Giudice già coordinatore comunale di Piazza Armerina, al quale è stato assegnato un comprensorio che ricompr! ende la provincia di Enna e di alcuni comuni delle provincie di Catania e Caltanissetta. L’iniziativa del coordinatore nazionale corrisponde alla volontà già espressa a Roma il 20 luglio scorso, dal prof. Giampiero Samorì, fondatore delmovimento il quale aveva sostenuto la ne-cessità di dare una precisa struttura organizzativa all’associazione. Nell’ambito del centrodestra, in questi giorni, dopo i movimenti tellurici che hanno scossoalle fondamenta il Popolo della Libertà si bruciano le tappe per giungere alla formazione del nuovo partito di Silvio Berlusconi del quale il movimento di Samorì sarà uno degli alleati in una dimensione federativa. Lo stesso fondatore, Gianpiero Samorì”avrà unaltissimo incarico nel nuovo partito di Forza Italia” come ha annunciato l’attuale coordinatore nazionale on. Denis Verdini. Il neocoordinatore Filippo Lo Giudice ha ricevuto l’importante incarico anche a seguito degli ottimi risultati conseguiti nelle recenti consultazioni polit! iche e amministrative, nelle quali il Mir ha riportato percent! uali tra le più alte in Italia. «Adesso il mio compito – ha detto Filippo Lo Giudice- sarà la costituzione di comitati comunali intutti i comuni di nostra competenza e una forte interazione con le altre realtà politica del centrodestra la cui dirigenza deve essere fortemente rinnovata, per riconquistare la fiducia dell’elettorato». Il neo coordinatore provinciale Lo Giudice, lancia poi un invito agli eletti che si sentono appartenere al centrodestra e che oggi non hanno una precisa collocazione politica: «Il Mir è un movimento aperto, ad esso si può aderire liberamente senza soggiacere alle logiche perverse dei soliti colonnelli dei partiti tradizionali. Noi siamo a disposizione di quanti vogliano avvicinarsi a Samorì, per mettere in atto una politica nuova di partecipazione al governo della nostra terra».