Casse vuote: grido d’allarme del sindaco di Calascibetta

Calascibetta. La scelta politica da parte della precedente amministrazione comunale di ridurre l’Imu ai cittadini sulla seconda e terza casa dal 7,60 al 6 per mille (il Comune xibetano ha dovuto garantire lo stesso allo Stato la quota minima prevista, versando oltre 100 mila euro, azzerando – si vocifera – l’avanzo di Amministrazione), i contributi concessi alla fine del 2012 alle società culturali e sportive, ma soprattutto il taglio del 60 per cento ai trasferimenti regionali, fissato dall’articolo 15 della legge di stabilità, stanno mettendo alle corde il Comune di Calascibetta, un paesino guidato dal neo sindaco Carmelo Cucci. Le casse comunali sono quasi all’asciutto e tra pochi giorni si ripresenterà il problema su come pagare gli stipendi del mese di agosto agli impiegati comunali, sia di ruolo che precari. Una questione venuta a galla già lo scorso mese, con i lavoratori che hanno ricevuto la busta paga di luglio solamente la scorsa settimana. “Non so come fare, il problema più grosso riguarda il taglio ai trasferimenti regionali – fa presente il primo cittadino Carmelo Cucci, insediatosi al Palazzo di città lo scorso mese di giugno – Con il 60 per cento in meno di soldi rischiamo il dissesto, non si potranno pagare gli stipendi agli impiegati comunali, circa 130 mila euro al mese, quelli per far funzionare la macchina dei rifiuti, quasi 47 mila euro mensili, navighiamo insomma in brutte acque”. La querelle che riguarda il dimezzamento dei trasferimenti regionali interessa non solo Calascibetta ma anche altri 200 comuni dell’Isola, quelli con meno di 5000 abitanti, ma il sindaco Cucci, avvilito dal difficile momento, guarda intanto in “casa sua”. “Sino al 2012 il nostro Comune ha ricevuto circa due milioni di euro di trasferimenti, un milione dallo Stato, un altro dalla Regione Siciliana – fa presente il primo cittadino – adesso però con tutti questi tagli si rischia il crac, le cose si sono complicate. Mi chiedo, oltre agli stipendi degli impiegati comunali, compresi quelli degli operatori ecologici, come pagare i buoni libri e gli abbonamenti per gli studenti!”. A complicare il tutto ci sono anche quei mancati trasferimenti da parte dello Stato. Sino ad oggi infatti il Comune xibetano, per l’anno 2013, ha ricevuto solamente 400 mila euro, metà dallo Stato, l’altra metà dalla Regione Siciliana. Una somma irrisoria che sta creando solo seri problemi all’amministrazione comunale, costretta già a tagliare molte spese. Un modo per recuperare 130 mila euro, soldi pignorati preventivamente diversi anni fa per azioni giudiziarie, ci sarebbe, ma la Banca, nonostante l’attuale esecutivo abbia fornito adeguata documentazione, a quanto pare chiederebbe ancora del tempo. Insomma il sindaco lancia un grido d’allarme, lo fa con fermezza, chiedendo allo Stato e alla Regione di fare in fretta, altrimenti dice: “Sarò costretto, insieme ad altri 200 sindaci della Sicilia, a consegnare la fascia di primo cittadino al Governatore della Regione Siciliana Rosario Crocetta”. Un Comune, Calascibetta, che si ritrova senza bilancio 2013 approvato. “Ma come facciamo ad approvarlo – conclude il primo cittadino- senza avere garanzie su quanti soldi il comune di Calascibetta dovrà ottenere? È una situazione difficile, anzi drammatica”. Il deputato regionale ennese Mario Alloro, ascoltato telefonicamente, ha spiegato: “L’assessore regionale agli Enti locali ha garantito che a settembre ci sarà una variazione di bilancio perché si è capito che per i piccoli Comuni i problemi sono concreti”. Una cosa però appare certa, ovvero che i paesi di minore dimensione demografica non potranno mai avere gli stessi finanziamenti degli anni precedenti. E nel frattempo che i deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana si godono le ferie i sindaci tratteranno a giorni il delicato argomento nelle rispettive aule consiliari, sperando nella prova di maturità dei consiglieri comunali d’opposizione, mentre a fine agosto si ritroveranno a Palermo per una grande manifestazione Francesco Librizzi