ACSI Enna: società sportive “chiudono” nel silenzio più assordante

Enna. “Solamente riconoscendo il valore sociale dello sport, conferendo ad esso una valenza pedagogica particolare, ritenendolo componente essenziale della nostra società capace di trasmettere tutte le regole fondamentali della vita sociale e portatore di valori educativi fondamentali quali “tolleranza, spirito di squadra, lealtà”, solamente allora si potranno comprendere le difficoltà in cui oggi sono costrette a muoversi le società sportive dilettantistiche”. A dichiararlo Agostino Vitale, presidente provinciale dell’Acsi, uno degli enti di propaganda che in provincia opera nel mondo dello sport ma anche nel sociale: “Non riconoscendo tutto questo le società sportive “chiudono” nel silenzio più assordante ma quel che è peggio si evidenzia che verrà a mancare un tassello importante dello sviluppo sociale di ogni comunità, piccola o grande che sia”. Quello di Agostino Vitale è un allarme lanciato a tutti gli enti locali sulla difficile situazione di crisi che oggi vivono le società sportive dilettantistiche ennesi costrette ogni anno a dover “salvare” la stagione perché è diventato impossibile programmare la propria attività agonistica. L’Acsi interviene all’indomani della proposta di legge che a settembre approderà in Parlamento nella quale sono emanate le disposizioni per il riconoscimento e la promozione della funzione sociale dello sport, e permette legislativamente il riordino delle normative in materia di attività sportiva. “Al di là della legge – sottolinea Agostino Vitale – è importante che siano le singole amministrazioni comunali e i liberi consorzi dei comuni a riconoscere il valore sociale dello sport, aiutandole se necessario e coinvolgendoli nel progetto più ampio che è quello della costruzione di una società sempre migliore e per arginare quei fenomeni che investono sempre di più gli adolescenti: il bullismo, l’alcool, il consumo di droghe e la violenza verbale e fisica sempre più crescente tra le nuove generazioni. Bisogna avere il coraggio di credere in un futuro prossimo con progetti ed eventi per giungere ai giovani, in una prospettiva ideale del vivere insieme, agli anziani, per una qualità di vita più armonica e attiva, alle donne, per un compromesso pratico tra famiglia, lavoro e intervento ricreativo, alla cittadinanza tutta a rischio emarginazione, alle seconde generazioni di immigrati, per arrestare la dispersione dalla società, fino ai disabili, per un accesso e una partecipazione concreta a tutte le manifestazioni che ogni associazione realizza”. Bisogna riconoscere – conclude il presidente Acsi – l’importanza del volontariato e delle organizzazioni sportive senza scopo di lucro. Ma ancora di più la grande ricchezza che lo sport possiede naturalmente”.