Rifiuti: l’ennesimo pasticcio dei Comuni ennesi

Enna. Finite le vacanze, si riprende la solita vita con i soliti problemi dei nuovi rincari e delle solite tasse. Aumentano i libri scolastici, in rialzo i prezzi degli alimentari, treni, bollette, rc auto una serie di aumenti che andranno ad incidere sull’economia familiare. In questo contesto di aumenti anche l’ATO Ennaeuno ha ritenuto opportuno, pur essendo in coma profondo e mantenuto in vita in modo artificiale, di porre un ulteriore aumento alle proprie spettanze. In tutta la provincia stanno giungendo le bollette dei rifiuti con la nuova dicitura TARES 2013, l’acronimo implica l’applicazione di una diversa legge rispetto al passato e una metodologia nuova che deve essere conforme alle leggi dello Stato. Ma in provincia di Enna sperare nell’applicazione delle leggi dello Stato è pura follia, infatti, senza tenere conto della legge “Salva Italia” istitutiva della TARES si applicano nuovi e maggiori balzelli, tanto il popolo paga. Questa è l’amara considerazione che al rientro delle vacanze siamo costretti a fare. E’ impensabile che nessuno legga le leggi dello Stato, è più logico immaginare che vi sia una mente superiore che organizza il tutto in difformità delle leggi, del resto il rispetto di regole per chi non vi è abituato è cosa superflua. Al cittadino che certo non è una pecora che deve essere obbligatoriamente tosata, rimane la solita opportunità di ricorrere alla commissione tributaria che nel rispetto della legge da ragione al contribuente. Certamente il nostro auspicio quale associazione di consumatori è quello che tutto possa essere ricondotto al rispetto delle leggi con economicità dei costi ed efficienza del servizio come del resto avviene nelle realtà che hanno a cuore gli interessi dei cittadini. L’Assoconsumatori nel constatare l’illegittimità vigente in provincia rimane sempre a disposizione dei cittadini che auspicano il rispetto delle norme dello Stato comprensivo anche della Sicilia e della provincia di Enna.
(cell:329-3131303)

Il Responsabile Assoconsumatori
Pippo Bruno