Catenanuova. Dalla minoranza, una nuova interpellanza sulle mansioni superiori del personale

Catenanuova. Per l’amministrazione del sindaco Biondi e del presidente del consiglio Castiglione eletta a giugno 2013, una nuova interpellanza, stavolta sull’utilizzo del personale. Due consigli comunali consumati ed un terzo in arrivo e di mezzo ben sei interpellanze presentate da Pino Castelli, Irene Punzi, Antonella Passero, Adele Mazzaglia e Gaetano Bartolotta, cui il sindaco Biondi ha promesso di dar corso ai chiarimenti, per iscritto, nel più breve tempo possibile. Una nuova interpellanza dunque e riguarda la richiesta di una relazione riguardante i contenziosi in itinere con i dipendenti comunali. La segnalazione arriva dai cittadini, ma sull’argomento è la minoranza a scrivere: “Pare che sia prassi consolidata, quella di utilizzare una parte del personale in mansioni superiori, con conseguente richieste di maggiore retribuzione, le quali, non trovando una soluzione interna (una transazione stragiudiziale), vengono poi sottoposte alla competente autorita giudiziaria. In virtù di questa consolidata (quanto inaccettabile) prassi, qualche giorno fa, un dipendente comunale ha ottenuto dal tribunale di Enna (questo è quanto ci è stato riferito) un indennizzo di oltre 65mila euro (altro che rispetto del principio di Economicità o razionalizzazione della spesa pubblica). Considerato che, al cittadino è richiesto un maggior sforzo economico per rientrare nel patto di stabilità e risanare un bilancio, a dire il vero ancora sconosciuto, una situazione del genere non può più essere tollerata”. Nella interpellanza la domanda “Quanto costa ai cittadini il contenzioso con i propri dipendenti comunali? “ e un suggerimento è quello di predisporre un Ordine di Servizio interno, che fa espresso divieto di sottoporre il personale dipendente, allo svolgimento di mansioni superiori. Nell’ultimo consiglio comunale, l’amministrazione comunale aveva recepito le interpellanze, cui si sono aggiunte altre due in questi giorni, rimandando i chiarimenti al successivo consiglio comunale ed ora, dopo la pausa estiva, ci si prepara ad affrontare un assieme di problematiche che nel precedente triennio in assenza di consiglio comunale non avevano trovato interlocuzione.
Carmelo Di Marco