Catenanuova. In un quartiere altamente abitato un’antenna di telefonia, cittadini protestano

Catenanuova. La High Tel, realizza sul tetto di un immobile di via Italia, un quartiere altamente abitato, un’antenna di telefonia ed i cittadini protestano. La società aveva prodotto nel 2010, regolare richiesta di autorizzazione, che per un “disguido” non aveva avuto  risposta, così per un  silenzio-assenso, l’antenna, oggi domina il quartiere sollevando l’indignazione dei residenti. Un blocco dei lavori, determinato dal sindaco Biondi per garantire la salute pubblica, aveva determinato un ricorso al Tar da parte della High tel, con giudizio di regolarità a favore e addebito economico all’amministrazione. Ancora proteste, l’antenna è da spostare in altro sito già individuato e regolamentato  dalla precedente amministrazione ed ieri sera un consiglio comunale pubblico celebrato in piazza Municipio. Dopo la relazione iniziale del sindaco Biondi, l’intervento di Nicola Guagliardo, il proprio immobile è limitrofo all’antenna, che ha dichiarato:”  ad una richiesta della tipologia dei lavori in atto, avevo avuto risposta dal proprietario che si trattava di collocazione di pannelli fotovoltaici. Trattandosi di antenna, quindi trasmissione e ricezione di dati, sappiamo che vi sono emissioni di onde elettromagnetiche nocive alla salute, anche se l’Arpa, preposta alla misurazione, in relazione aveva declarato la non sussistenza di pericoli“.A seguire, altra residente, Concetta Calì, ha parlato di guasti ad elettrodomestici, interruzioni elettricità, chiedendo la sospensione dei lavori all’antenna, mentre il giovane Salvatore Giunta, annunciava la nascita del comitato  “Big Bang” a supporto della tematica. “Abbiamo prodotto una interpellanza in merito-ha affermato invece il capogruppo minoranza Pino Castelli- ma ancora nessuna risposta da parte della maggioranza “. Ancora più veemente l’intervento di Santo Zampino che ha accusato Biondi e l’amministrazione di aver dormito al momento della richiesta di autorizzazione alla High tel nel 2010, ed oggi dovrebbe essere il capofila per qualche iniziativa importante a tutela dei cittadini, ricordandogli che le condanne con addebito sono soldi che incidono sul bilancio. Per l’arch. Di Leonforte, un fautore a difesa dei cittadini, “un errore non aver effettuato l’incontro congiunto, fra l’Arpa di Palermo-Catania-Enna, unitamente ai tecnici comunali per valutare la potenza delle emissioni delle onde e lasciare invece decidere in maniera unilaterale.

Da parte sua il responsabile Utc, Palazzolo, ha ribadito che il proprio intervento riguardava solo l’aspetto urbanistico, mentre il parere tecnico spettava al Genio civile e all’Arpa. Per trovare una soluzione percorribile si sono cimentati, con i loro interventi, anche Antonio Guagliardo, Rita Papa, Antonella Passero, Irene Punzi e gli esterni Carmelo Di Marco, Santo Lipari, Antonio Impellizzieri, propensi a non fare processi al passato, cercare il dialogo, creare un comitato per la salute pubblica, stabilire un contatto serio per una transazione con Hightel per spostare l’antenna ed in ultima analisi, un ricorso al Cga, con un supporto cartaceo più incisivo e completo. Intanto per Martedi prevista una forma di protesta pacifica per le vie del paese.

Carmelo Di Marco