Enna: inarrestabile la disgregazione dell’identità territoriale, totale assenza della politica con in testa il PD

Enna. Grido di allarme su quello che potrebbe essere lo smantellamento di tutta la provincia ennese. Già i primi segnali si sono visti (Tribunale Nicosia, ecc..). La politica locale sembrerebbe ancora non avere preso conoscenza e coscienza, forse perché sempre convinti che il proprio bacino elettorale “è sempre saldo e forte”. Paolo Gargaglione, vicino al presidente della regione Crocetta, che nell’ultimo Consiglio comunale di ieri sera ha fatto una attenta disamina sulle costituenti SRR, dove per muoversi ancora si attendono istruzioni dalla regione e, invece, già nella vicina Caltanissetta, l’AtoCl1 (che ha 20 dipendenti) ha costituito all’interno delle Srr sei Aro (Ambiti di raccolta ottimali), Gargaglione ha così espresso il suo pensiero:
“La decisione assunta dalla precedente ed attuale amministrazione comunale di Piazza Armerina di aderire all’ATO di Caltanissetta 2, ha spinto diversi consiglieri comunali di Enna a formulare un ordine del giorno, dibattuto nella seduta del 4 u.s., avente ad oggetto “Costituzione S.R.R.”,
La L.R. n.9/2010, nel cui articolato non si intravede nessuna novità di rilievo rispetto ai vecchi ATO, affida alle nuove S.R.R. acronimo di “Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti” la gestione integrata dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati.
L’avvio non lascia presagire nulla di buono ed è per questo che sono fortemente scettico che la nuova gestione possa essere improntata a criteri di efficienza, efficacia ed economicità, c’è il concreto rischio che alla fine si sarà trattato di un semplice cambio di sigla.
Il dibattito d’aula è stato propizio per fare una valutazione politica più complessiva su quanto sta accadendo in queste settimane nella nostra Provincia.
La scelta di Piazza Armerina di uscire dall’ATO Ennaeuno è sintomatica di quello che potrebbe verificarsi al momento della nascita dei liberi consorzi, anche se le ipotesi di legge che circolano dovrebbero garantire gli attuali assetti territoriali.
Tale decisione, denota la totale assenza della politica con grandi responsabilità dei partiti maggiormente strutturati nel territorio, con in testa il PD.
A conferma di ciò, ha destato non poche perplessità la dichiarazione del segretario cittadino del PD piazzese, che nei mesi scorsi ha salutato con grande enfasi il passaggio alla S.R.R. di Caltanissetta Sud.
Ciò dimostra se c’è ne fosse ancora bisogno, che i partiti trasformatosi in meri contenitori elettorali non assolvono più alla loro funzione originaria, anche perché sono guidati da organismi scarsamente legittimati dalla base, non in grado di dettare una linea politica uniforme valida per tutte le realtà locali.
Fino a qualche tempo fa una cosa del genere sarebbe stata impensabile.
Ritengo, comunque che non è il tempo di rivalse, vendette o campanilismi, bensì è il momento che tutte le componenti sociali del territorio dimostrino senso di responsabilità e capacità politica di guidare questo delicato processo di trasformazione.
A tal riguardo, giudico carente l’azione politico-istituzionale messa in campo dal sindaco Garofalo, al quale compete un ruolo centrale e decisivo nella costituzione dei nuovi liberi consorzi.
Se sapremo giocare bene la nostra partita, riprendendo magari una vecchia idea di allargare i confini del versante nord della nostra Provincia fino ad avere uno sbocco a mare, acquisendo diversi comuni del messinese (es.: Mistretta, Capizzi, San Fratello, Caronia, San Agata di Militello, Santo Stefano di Camastra, San Teodoro, Acquedolci ecc..) molto affini a noi per cultura e tradizioni e che vivono rispetto alla loro provincia una certa marginalità, la nascita dei liberi consorzi a quel punto potrebbe rappresentare un’occasione storica di vera rinascita del nostro territorio.
Diversamente sarà inarrestabile la disgregazione dell’identità territoriale, con conseguenze nefaste per l’intera comunità ennese”.