Aidone. Non si risolve querelle tra consiglieri Curìa e Tespi. Presidente sospende il consiglio a data da destinarsi

Aidone. Il presidente del Consiglio comunale Pino Di Franco ha sospeso il consiglio, che si doveva svolgere, mercoledì, in seconda convocazione. Di Franco ne ha deciso la sospensione, a data da destinarsi, in base all’art. 26 comma 3 del “Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale” e ha comunicato ai consiglieri, all’assessorato regionale della famiglia, al prefetto, al sindaco, al segretario comunale, agli assessori, al presidente del collegio dei revisori dei conti e ai capi area, di avere riformulato il quesito da inviare all’assessorato preposto in conformità alla circolare n. 07/2008 avente ad oggetto:”Riproposizione parere sostituzione consigliere sospeso. Surroga consigliere decaduto. Nuova composizione del consiglio comunale”. Tale quesito è stato inviato al segretario comunale che lo farà proprio, il quale, corredandolo del proprio parere, lo invierà all’assessorato regionale competente. La vicenda si è innescata il 13 marzo scorso quando è pervenuta al presidente del consiglio una nota riservata della prefettura, con la quale viene data comunicazione che un consigliere sottoposto a misura cautelare viene sospeso di diritto dalla carica ai sensi e per gli effetti dell’art. 59 comma 4 del D. Lgs. 267/2000. Con deliberazione di c.c. n. 16 del 22 marzo tale consigliere viene sostituito con il primo dei non eletti. Successivamente, con deliberazione del c.c. n. 23 del 23 aprile, si è proceduto alla surroga di un altro consigliere, dichiarato decaduto e surrogato con un altro componente, secondo dei non eletti”. In data 3 luglio, con nota riservata della prefettura, viene data comunicazione, al presidente del consiglio, che il consigliere sospeso, cessata la misura cautelare, venga reintegrato, ai sensi sempre dell’art. 59 del suddetto D.Lgs. La reintegra avviene nella seduta del 9 luglio, come si evince dal verbale del segretario comunale, in seno al consiglio, e la conseguente cessazione dalla carica del consigliere Curìa, nominato suo supplente. Dal verbale però emerge una discordanza di pareri tra i consiglieri e il segretario comunale circa la sostituzione e la successiva surroga dei consiglieri Curìa e Tespi. Nel corso della seduta, cioè, viene posto il problema:”Chi, alla luce del suddetto reintegro debba rimanere a far parte del consiglio. Il consigliere che ha sostituito quello sospeso (primo dei non eletti oppure il consigliere che ha surrogato quello “decaduto” (secondo dei non eletti)? Su proposta del consigliere Mendola, votata all’unanimità, si stabilisce di inviare una richiesta di parere all’assessorato regionale a firma del segretario comunale, cosa che, in data 16 luglio, viene fatta dal dott. Varveri. In data 22 agosto l’assessorato risponde che il quesito formulato è stato posto in difformità alla circolare n. 7/2008. Intanto il consigliere Curìa ha presentato una diffida, al presidente del consiglio, al segretario e al sindaco, in cui intima chiarimenti in merito alla sua eventuale cessazione dalla carica di consigliere. Dalla riunione dei capigruppo Lo Monaco e Ciantìa scaturisce la decisone della riproposizione del quesito all’assessorato in conformità alla circolare suddetta. Intanto mercoledì 4 settembre, il consigliere Curìa ha presentato la comunicazione avente ad oggetto “mancata convocazione”. “L’ordine del giorno della seduta – spiega il presidente del consiglio- sarà trattato in data da destinarsi e solo successivamente al parere dell’assessorato alle Autonomie locali, dal quale si dovrebbe evincere indicazioni precipue sulla legittimità della sostituzione e successiva surroga dei consiglieri Vincenzo Curìa e Giuseppe Tespi”.
Angela Rita Palermo