Le prime parole del nuovo arciprete di Gagliano

Gagliano. Le prime parole di padre Pietro Antonio Ruggiero alla comunità gaglianse sono state: “Gloria a Dio”. Entra in punta di piedi il nuovo arciprete, scusandosi per il disturbo arrecato nella giornata del suo insediamento, che ha visto centinaia di fedeli giungere a Gagliano da ogni parte d’Italia e non solo. Un nutrito gruppo è arrivato da Troina, comunità nella quale ha operato per ben 17 anni. Giunge a Gagliano dopo due anni da lui definiti “non di stasi, ma di particolare grazia, di speciale crescita: i più belli del mio ministero”. Il decreto di nomina stabilisce che per 9 anni padre Pietro Antonio rimarrà a Gagliano e che il 6 dicembre di ogni anno celebrerà una messa secondo le intenzioni del vescovo per San Nicola, patrono della diocesi di Nicosia. Il suo ministero pastorale inizia con la calda accoglienza del sindaco e dei cittadini, ai quali don Pietro Antonio ha chiesto di essere accolto come padre e come fratello.

“L’Eucarestia celebrata e adorata sarà il punto di partenza di questa comunità ecclesiale”, ha detto. Un pensiero particolare è stato da lui rivolto alle Suore Sacramentine che da più di 50 anni operano a Gagliano. Alle tre religiose già presenti nel convento di S. Maria di Gesù si aggiungono suor Silvia e suor Giuseppina. Non è poi mancato il ricordo di padre Bottitta, parroco per eccellenza in S. Maria delle Grazie. Un ringraziamento è stato riservato a padre Bannò che per 7 anni ha retto due delle parrocchie gaglianesi, invitandolo a sentirsi sempre a casa sua, senza esitazioni nell’accettare inviti. Infine la riconoscenza a mons. Vasta che per 27 anni ha retto la comunità della chiesa madre. Il nuovo arciprete ha consegnato alla comunità un calice perché: “Da oggi ci sarà un solo calice – ha detto – e pertanto dobbiamo essere una cosa sola”. Infine l’invito ad aprire il cuore ad una cultura inclusiva, che sappia accogliere chi la pensa diversamente e che non escluda nessuno. “Ora – ha concluso – tutti mi permettano di avere cuore, mente, occhi, forze e parole, unicamente per voi, comunità ecclesiale di Gagliano, la mia comunità. Mi fiderò di tutti, anche se non mi affiderò a nessuno se non a Colui che è degno di ogni fiducia”.
Valentina La Ferrera