Enna. Assemblea Pd, Crisafulli: “Se pensavano che sarebbe bastato non ricandidarmi per non avermi più tra i piedi si sono sbagliati di grosso”

L’assemblea cittadina del partito democratico è servita ad aprire il dibattito su diversi aspetti legati non solo al partito, ma anche alla città che vive un momento assai complicato, ma anche a rilanciare le quotazioni di Mirello Crisafulli. Da giorni con una certa insistenza prende forma un chiacchiericcio circa una nuova rimodulazione della giunta da varare a dicembre con il bilancio ormai fatto. Ma a spegnere le voci è proprio il sindaco Paolo Garofalo ribadendo che “questa giunta non verrà toccata, non ci sono in vista rimodulazioni di nessun genere”.
Il sindaco davanti ai simpatizzanti ed iscritti al Pd ha ricordato come “l’amministrazione sin dal suo insediamento ha dovuto confrontarsi con dei drastici tagli nei trasferimenti. La mia giunta opera con trasferimenti che, rispetto alla giunta Agnello, sono diminuiti di ben il 45%”. Ha quindi ricordato la rigorosa revisione della spesa che è partita da un sostanziale taglio dei costi della politica: “ Siamo riusciti, inoltre, a rendere più leggeri i costi che gravano sui cittadini, a partire dal costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti mettendo in atto una proficua sinergia con l’Ato Rifiuti e il Consiglio Comunale, riavviando la raccolta differenziata che è partita in fase sperimentale ma che presto coinvolgerà tutta la città”.
A difesa del territorio si è schierato il coordinatore provinciale del Pd, Mirello Crisafulli, che non ha fatto mancare la solita stilettata nei confronti di Crocetta: “ Sulla vicenda della cancellazione delle province il Governatore Crocetta dice di essere un rivoluzionario, ma i rivoluzionari, quando decidono di destrutturate qualcosa hanno già chiaro in mente cosa fare. Crocetta invece si comporta da sfasciacarretti”. Il senatore lancia poi un messaggio chiaro contro i suo detrattori quando parla di politica, precari e difesa del territorio: “ Io non ci sto di fronte ad un governo che non tutela i precari, che non finanzia adeguatamente i forestali, che taglia senza senso le risorse agli enti locali. Se pensavano che sarebbe bastato non ricandidarmi per non avermi più tra i piedi si sono sbagliati di grosso”. Crisafulli, insomma, affila le armi per assumere un ruolo sempre più incisivo iniziando almeno all’interno del partito.