“Rinascita per Catenanuova” reincontra i cittadini enunciando le problematiche amministrative che attendono risposta

Catenanuova. Tre mesi fa le amministrative con la rielezione del sindaco Biondi e dopo tre anni d’assenza torna anche il consiglio comunale e una minoranza, quella di “Rinascita per Catenanuova”, pronta nell’attività di controllo amministrativo. Già tre consigli comunali con 5 interpellanze prodotte da “Rinascita” inerenti bilancio comunale, incarichi legali esterni, contenziosi col personale, attività impiegati in mansioni superiori, verde pubblico e progettazione ed a fronte una sola risposta alle interpellanze, quella sul verde pubblico gestito dal vice sindaco Vincenzo Bua. Nella Zona artigianale, decentrata, consigli comunali deserti, così Rinascita, ieri sera, ha presentato ai cittadini, in Piazza Marconi, una relazione trimestrale, enunciando le problematiche amministrative che attendono risposta. Fra gli argomenti delle relative interpellanze, anche la relazione pervenuta dalla Corte dei Conti, indirizzata a Biondi, Castiglione e organo revisione, al protocollo 7869 del 2 agosto 2013, che ha evidenziato ben 7 punti di criticità nel rendiconto 2011: tardiva approvazione bilancio consuntivo 2011, superamento di 4 parametri per l’accertamento della condizione di ente deficitario che sono: volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza e relativi ai titoli 1° e 3°, superiori al 42% delle entrate accertate nei medesimi titoli, escluso addizionale Irpef; esistenza procedimenti esecuzione forzata superiore al 0.5% delle spese correnti; spesa del personale superiore al 39% delle entrate correnti; consistenza dei debiti fuori bilancio, formatisi nel corso dell’esercizio superiore all’1%, rispetto ai valori d’accertamento delle entrate correnti. Al 3° punto: “nel servizio per conto di terzi, la non corretta imputazione di talune tipologie di spesa in contrasto con il principio di tassatività cui principio contabile n° 2 punto 25; Nel 4° punto: percentuale di riscossione ridotta nell’attività di recupero dell’evasione tributaria. Al 5° punto, la mancata adozione di misure dirette ad evidenziare la tempestività dei pagamenti previsti dalle normative vigenti. Al 6° punto, una incidenza del 56,98 % della spesa per il personale sulla spesa corrente, in presenza di contratti a tempo determinato. Al 7° punto, sul bilancio di previsione 2012, la presenza di personale in servizio superiore alla dotazione organica (103 unità in servizio rispetto a 69 in dotazione organica), con una incidenza della spesa del personale pari ed oltre il 55% della spesa corrente. Il 18 luglio presentata alla sezione Corte dei conti, presentata una memoria difensiva dall’amministrazione Biondi a chiarimento dei punti di criticità, qualcuno recepito e superato come al punto 5 e parzialmente al punto 2 3 4 e le altre in totale, confermate e sussistenti. Pertanto –scrive la Corte dei conti- riservandosi una verifica sul rendiconto esercizio 2012, dispone che l’ente trasmetta a questa sezione i provvedimenti adottati per rimuovere le irregolarità riscontrate entro i termini previsti dalla normativa. Un capitolo dunque aperto, fra Corte dei conti e amministrazione, ma sempre d’aggiornare.
Carmelo Di Marco