“Giovani e territorio: per una lettura del mercato del lavoro”

Durante il convegno verrà presentata la ricerca dal titolo “Giovani e territorio: per una lettura del mercato del lavoro”, condotta nell’ambito della prima fase delle attività progettuali. La ricerca, condotta nel territorio della provincia di Enna, ha indagato le prospettive e aspettative lavorative dei giovani, in particolare all’interno del territorio, la loro esplorazione del mercato del lavoro, la tendenza migratoria e la correlazione fra profitto scolastico e tipologia di scelta lavorativa. L’indagine è avvenuta mediante focus group e somministrazione di questionari psicometrici. Obiettivo della ricerca è stato iscrivere le attività progettuali all’interno della realtà territoriale, azione volta a comprendere gli aspetti di problematicità legati alla ricerca del lavoro e volta a promuovere l’inclusione lavorativa e sociale dei minori.

 

SEZIONE ESPERIENZE/PROGETTI

Progetto Finanziato da:
REGIONE SICILIANA
ASSESSORATO REGIONALE DELLA FAMIGLIA DELLE POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORO
DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA FAMIGLIA E DELLE POLITICHE SOCIALI
PROGRAMMA OPERATIVO OBIETTIVO CONVERGENZA 2011-2013
FONDO SOCIALE EUROPEO REGIONE SICILIANA
Avviso Pubblico n°1 2011 per la realizzazione di progetti volti all’inclusione socio-lavorativa di soggetti in condizione di disagio ed esclusione sociale.
ASSE III –  INCLUSIONE SOCIALE
Titolo Progetto: INCLUSIVAMENTE DA “A-SPETTATORE” AD ATTORE
CIP: 2007.IT.051.PO.003/III/G/F/6.2.1/0132
CUP: G85E12000130009
Decreto di approvazione: G.U.R.S. n. 37 del 31/08/2012

Decreto del dirigente generale del dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali n. 1256 del 22 giugno 2012, di approvazione delle graduatorie definitive dei progetti ammissibili e finanziabili, e l’elenco dei progetti non ammessi dell’avviso 1/2011, Priorità E (minori, con priorità per minori in condizioni di disagio), per la presentazione di progetti finalizzati all’attuazione di progetti sperimentali per l’inclusione sociale di soggetti in condizione di svantaggio – asse III inclusione sociale del PO FSE 2007/2013.
Il progetto nasce con l’obiettivo di favorire l’inclusione socio-lavorativa di minori in condizione di disagio ed esclusione sociale.
Il progetto intende realizzare azioni tese all’attivazione di sinergie tra i diversi attori del processo di inserimento socio-lavorativo di minori svantaggiati e a rischio di marginalità sociale. Il progetto prevede azioni di orientamento, piani educativi personalizzati, accompagnamento ed inserimento lavorativo nel settore AMBIENTALE e  in quello AGROALIMENTARE (WORK EXPERIENCE) dei minori a rischio in due sedi prestabilite: una nel paese di Pietraperzia e una nel paese di Valguarnera Caropepe.

Il progetto ha come destinatari 32 minori (16 per la sede di Valguarnera e 16 per la sede di Pietraperzia) in condizioni di disagio e/o svantaggio sociale e/o a rischio di esclusione sociale, non frequentanti la scuola superiore di secondo grado, ma con l’obbligo scolastico assolto, residenti nella Provincia di Enna e di età compresa tra i 16 compiuti ed i 18 anni non compiuti alla data di scadenza del bando. Saranno ammessi eccezionalmente anche i giovani fino al 21esimo anno di età sottoposti alla tutela da parte dell’Autorità Giudiziaria Minorile.

Il progetto si propone di realizzare un vero e proprio processo di inclusione sociale, partendo dalla creazione di figure professionali che tramite la formazione e la work experience rafforzino i saperi, le competenze e facilitino le competenze relazionali da un parte e dall’altra favoriscano l’integrazione sociale attraverso azioni di sostegno, accompagnamento e inserimento lavorativo.

Gli obiettivi:

a)           Promuovere una maggiore consapevolezza di sé, della propria identità e dei propri vissuti emotivi legati al progetto lavorativo;

b)           Incrementare il senso di autostima, le capacità decisionali, di analisi critica e di tutela del proprio essere;

c)           Stimolare lo sviluppo di modalità comportamentali e stili di vita positivi;

d)          Favorire l’utilizzo delle risorse presenti nel territorio;

e)           Sviluppare competenze relazionali;

f)             Conoscenza dell’offerta formativa e del mercato del lavoro.

Il progetto, della durata di 20 mesi, interviene nei territori della provincia di Enna ed intende promuovere percorsi di inserimento socio-lavorativo in favore di minori e loro familiari in condizione di disagio ed esclusione sociale attraverso la realizzazione di attività mirate da un lato ad innalzare e rafforzare la consapevolezza di se stessi, delle proprie potenzialità, delle proprie attitudini e risorse psicosociali, dall’altro ad innalzare e migliorare il livello di occupabilità dei destinatari, attraverso la sperimentazione sul campo del lavoro e l’acquisizione di competenze professionali facilmente spendibili nel mercato del lavoro locale.

Dal piano di zona del Distretto Socio-Sanitario D 22 di Enna emerge un quadro sconfortante rispetto alla presenza di strutture atte ad offrire spazi sociali per gli adolescenti di età compresa tra i 16 e i 18 anni.  Solo nel comune di Villarosa è infatti presente un centro di aggregazione giovanile. In tutti i comuni si rileva un disagio sociale e culturale ormai cronicizzato.

La mancanza di lavoro, il mancato avvio di nuove iniziative sono tra le cause che hanno prodotto un progressivo impoverimento delle famiglie che spesso sono costrette ad emigrare. Molte, tra quelle che scelgono di continuare a vivere nel proprio territorio, vivono tra stenti e lavori occasionali.

Tra gli adolescenti e i giovani adulti è diffusa una cultura dell’immigrazione, che nasce da una svalutazione del proprio territorio e che li porta a non credere di poter investire, per cui l’unica strada percorribile diventa quella di “fare le valigie e partire”.

Il tessuto sociale va così sfilacciandosi.

Un quadro siffatto evidenzia come da una depressione economica possa scaturirne una sociale e psicologica, fattore che spesso contribuisce a creare comportamenti di devianza sociale e di abuso di sostanze, fino a sfociare in attività di micro-criminalità. Sono anche presenti notevoli rischi di reclutamento mafioso che, come è noto, attingono manovalanza tra gli adolescenti che appartengono ai tessuti sociali più poveri e degradati.

Il progetto si inserisce all’interno delle dinamiche descritte con l’obiettivo di scardinarle o comunque di avviare un processo di trasformazione culturale.

L’essere umano non è infatti un soggetto che reagisce passivamente agli stimoli esterni, ma un soggetto che costruisce il mondo in modo attivo dal punto di vista della conoscenza, dell’emozione e dell’azione.

Mediante queste tre dimensioni, che attraversano trasversalmente ogni fase della proposta progettuale, i destinatari dell’intervento saranno portati ad agire intenzionalmente, modificando l’ambiente sul quale agiscono attraverso politiche di cittadinanza attiva.

L’obiettivo è quindi quello di avviare al lavoro i giovani afferenti al progetto al fine di innescare un’inversione di tendenza rispetto al dilagante svilimento che domina le nostre terre.

Il valore aggiunto della nostra idea progettuale appartiene al nostro obiettivo principale, consistente nel fornire uno spazio dove poter rielaborare il disagio, dove recuperare le competenze personali perdute e potenziare quelle residue al fine di convogliarle verso una nuova sperimentazione lavorativa, dove avviare un processo rivolto allo sviluppo di autostima e di empowerment, ma anche dove aiutarli a ri-appropriarsi di uno spazio sociale vivibile attraverso la sperimentazione di nuove parti di sé che sanno stare con gli altri e nel mondo.

Il progetto si articola in 5 fasi:

Fase 1: Sarà condotta una ricerca-azione sul territorio con la quale si vuole approfondire il problema dell’inclusione sociale del minore in condizioni di disagio. In questa fase si avvierà un rapporto di collaborazione con i servizi sociali del territorio al fine di integrare i loro dati con quelli della nostra indagine. Analisi delle didattiche educative. Azioni di sensibilizzazione.

Fase 2: Al fine di realizzare un processo di apprendimento correlato agli aspetti riabilitativi e sociali si farà ricorso alla messa in opera di Piani Educativi Personalizzati (PEPP) che prevederanno sia attività individuali che di gruppo. Le attività individuali saranno gestite da educatori che, in entrambe le sedi, procederanno alla comprensione e osservazione di ogni partecipante e all’individuazione degli elementi di competenza acquisibili dal soggetto. Conclusa la valutazione iniziale si progetteranno i PEPP che saranno poi condotti attraverso attività di gruppo e monitorati in itinere dagli educatori. 2. Parallelamente sarà svolto un percorso di orientamento mediante il metodo del bilancio di competenze, che permette di mettere a punto un progetto professionale attraverso l’analisi delle caratteristiche personali con l’utilizzo di test e/o schede di autoanalisi.

Fase 3: In questa fase si prevede lo svolgimento delle work experience La presenza di un tutor aziendale farà in modo che l’inserimento possa dare risultati positivi. Al momento si prevedono esperienze di lavoro rispetto a 2 diversi settori: SERVIZIO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA E RICICLAGGIO DEI RIFIUTI. Si pone l’obiettivo di consentire di apprendere tecniche e modalità dei sistemi di raccolta e riciclaggio dei rifiuti. AGROALIMENTARE. Si pone l’obiettivo di avviare i partecipanti al settore caseario e agricolo. Tali attività saranno svolte presso due differenti aziende. Qualora queste strutture non fossero sufficienti ad accogliere tutti i nostri minori si provvederebbe alla ricerca di altre aziende

Fase 4: Questa sarà la fase dello “start up” di attività imprenditoriali. I minori saranno accompagnati attraverso tre differenti attività:
1.La consulenza dello psicologo del lavoro. 2.La consulenza del commercialista o consulente lavoro. 3.Psicologi di gruppo

Fase 5: La diffusione dei avverrà mediante la realizzazione di un report e mediante l’organizzazione di una conferenza conclusiva di resocontazione del progetto. Sarà inoltre organizzato un evento sociale (cena sociale, festa, ecc.).

Le ATTIVITA’ rivolte ai minori e ai loro familiari sono così suddivise:

n. 26 ore di orientamento e bilancio di competenze individuale e di gruppo
n. 442 ore di Didattica Laboratoriale (PEPP: Piani Educativi Personalizzati)
n. 420 ore di inserimento lavorativo/work experience
n. 84 ore di accompagnamento per i minori
n. 18 ore di accompagnamento per i genitori dei minori coinvolti
Il monte ore complessivo delle attività rivolte ai minori è di ore 972 (552 ore PEPP + 420 WE).

CHI SIAMO

ASSOCIAZIONE SOCIO CULTURALE E DILETTANTISTICA ARETÉ

L’associazione socio-culturale-dilettantistica Areté-Valguarnera dal 1999 opera sul territorio della provincia di Enna. Negli anni ha realizzato numerose attività di diversa natura collaborando con il comune di Valguarnera, con la Provincia Regionale di Enna, con le altre associazioni presenti sul territorio, con le istituzioni, con i centri di accoglienza per anziani e con i servizi sociali. L’associazione organizza annualmente una raccolta di generi alimentari di prima necessità e ne coordina la collaborazione delle scuole e delle associazioni presenti sul territorio. Tra i beneficiari appaiono sia le famiglie con disagi di natura esclusivamente economica che anche quelle con svantaggio socio-psicologico. Le attività per i minori rappresentano il fulcro dell’interesse da parte di tutti gli associati. Sono stati anche organizzati laboratori di teatro su temi sociali, tra questi spicca un laboratorio che ha avuto come obiettivo primario la prevenzione di fenomeni di bullismo a scuola. Il prodotto è stato concretizzato nella realizzazione di un cortometraggio che ha ricevuto una menzione speciale al premio “Rocco Chinnici”, premio indetto dalla scuola Primaria Rocco Chinnici di Piazza Armerina che ha come tema la legalità e la pratica dell’antimafia. Negli anni scolastici 2009/2010 e 2010/2011 l’associazione ha realizzato progetti finanziati dalla Provincia Regionale di Enna rivolti ai minori disabili che afferiscono alle scuole primarie, creando una partnership con il servizio di neuropsichiatria infantile e con i servizi sociali dei comuni di riferimento. In collaborazione con i servizi sociali e gli istituti scolastici sono state avviate attività di volontariato per il recupero scolastico dei minori in stato di disagio socio-economico.

PARTNER e REFERENZE

ASS.VO.P Kliné
L’associazione di volontariato psicologico Kliné nasce nel 2009 con lo scopo di favorire, sostenere e promuovere iniziative che abbiano per oggetto lo studio, attraverso la ricerca e la formazione, della vita psichica nella sua fenomenologia, l’orientamento sulla sofferenza psichica, l’assistenza, il sostegno, il trattamento e la cura rivolta ai soggetti che versano in uno stato di svantaggio sociale, economico e culturale o/e affetti da malattia mentale in tutte le sue forme, nonché ai portatori di handicap e alle loro famiglie.  Fin dalla sua  fondazione l’ ASS.VO.P. KLINE’ ha collaborato con il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASP 4 di Enna e con i reparti ad alta criticità del Presidio Ospedaliero Umberto I di Enna.

La collaborazione con il Distretto di Salute Mentale (DSM) ha visto la progettazione e la conduzione di un gruppo per donne e madri separate che avevano subito violenza. Il gruppo ha avuto la durata di 9 mesi, da Settembre 2009 a Giugno 2010.

In merito alla collaborazione con il Presidio Ospedaliero Umberto I di Enna, l’associazione a partire da Aprile 2010 fa parte del Comitato Consultivo dell’ASP n°4 di Enna. Le attività svolte all’interno dell’ospedale possono essere riassunte nel sostegno psicologico rivolto ai pazienti e alle loro famiglie nei reparti ad alta criticità, specificatamente nel reparti di oncologia, nefrologia e dialisi, terapia del dolore e psichiatria. Tale esperienza, nel tempo, si è estesa anche al personale medico-infermieristico attraverso gruppi di supervisione per la prevenzione del burnout.

Tra le priorità dell’ASS.V.O.P.KLINE’ vi sono anche l’infanzia e i minori. Da tempo, infatti, l’associazione collabora con la  KLI.S.O. PSY ONLUS,  ricevendo il contributo da parte della Provincia Regionale di Enna per la realizzazione di un progetto denominato “Un gioco per l’integrazione” i cui destinatari sono appunto i minori diversamente abili e in stato di svantaggio sociale-culturale. L’obiettivo del progetto è quello di favorire l’inclusione sociale dei minori e avviare processi di empowerment personale rivolti al miglioramento della qualità di vita.

 

COMUNITA’ FRONTIERA LILLO ZARBA E VINCENZO FONTANZA ONLUS
Siamo una Comunità di “uomini e donne, chierici e laici, coniugati e celibi, che seguono uno stile di vita evangelico” (Esortazione apostolica Vita consacrata di Giovanni Paolo II, 25 marzo 1996) nel carisma francescano dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, “mediante quella prevenzione che si esercita con l’opera quotidiana di una pastorale rivolta a tutti i giovani” (Evangelizzazione e testimonianza della carità. Documento pastorale della C.e.i. 1990, n. 45) e pertanto attraverso la formazione e l’educazione dei fanciulli e dei giovani, in particolare verso coloro che vivono alla “frontiera” della società e della comunità cristiana.

La Comunità è stata riconosciuta Associazione privata di fedeli dal Vescovo di Piazza Armerina S. Ecc.za Mons. Michele Pennisi – 4 ottobre 2006 -, con approvazione ecclesiastica “ad experimentum” di 3 anni dei propri statuti e principi di vita, condivisi e accolti dall’Ordine dei Frati minori Conventuali. Essa è stata accolta nell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto dall’Arcivescovo S. Ecc.za Mons. Francesco Cacucci.

Nella Diocesi di Piazza Armerina ha sede a Pietraperzia (En) e serve il Centro Giovanile Lillo Zarba.

Nell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto ha sede a Mola di Bari (Ba) e sta realizzando la Città dei Ragazzi.

Accanto alla Comunità composta da coloro che per vocazione l’hanno scelta e la vivono quotidianamente, abbiamo il dono di tante persone di buona volontà che la sostengono a diverso titolo e vi partecipano alla vita spirituale, fraterna e di missione.

La Comunità Frontiera svolge tutte le attività socio-educative attraverso il proprio ramo o.n.l.u.s..

CONTATTI
Associazione socio-culturale e dilettantistica Arete’
Sede legale Valguarnera Caropepe (EN)
Tel: +39 320 26 84 177
e-mail: assarete@gmail.com

Sede operativa
c/o Comunità frontiera
Via G. Marconi, 10  Pietraperzia (EN)
tel./Fax (Segreteria):  +39 0934 40 18 61

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA CONVEGNO
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94100 Enna- italia
Via Borremans 55
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Fax +390935533409