Sollevata al tribunale di Enna la legittimità costituzionale relativa la soppressione tribunale di Nicosia

SOLLEVATA ANCHE AVANTI AL TRIBUNALE DI ENNA LA QUESTIONE DI LEGITTIMITA’ COSTITUZIONALE RELATIVA ALLA SOPPRESSIONE DEL TRIBUNALE DI NICOSIA.

Anche la Procura di Enna si associa alle eccezioni di incostituzionalità proposte dall’avvocato Salvatore Timpanaro. Il GIP deciderà il 25 novembre.

 

Anche la Procura della Repubblica di Enna ha condiviso i rilievi di incostituzionalità sollevati dall’avvocato Salvatore Timpanaro – che presiede il Comitato Tecnico Scientifico del Coordinamento Unitario – sulla soppressione del Tribunale di Nicosia.

Avanti al GIP, Dott. Stefano Zammuto, nell’ambito di un giudizio abbreviato per evasione fiscale proveniente dal soppresso Tribunale  di Nicosia e chiamato all’udienza odierna, il Difensore degli imputati, avvocato Salvatore Timpanaro, ha riproposto la questione di legittimità costituzionale  relativa all’accorpamento degli uffici giudiziari nicosiani a quelli di Enna.

In particolare il difensore ha insistito nel motivo, peculiare al Tribunale nicosiano, relativo all’eccesso di delega per violazione della Legge 14 settembre 2011 n. 148.

L’art. 1 della citata legge delega imponeva, infatti,  che le decisioni de Governo tenessero conto, nel ridefinire l’assetto territoriale degli uffici giudiziari,  “della specificità territoriale del bacino di utenza anche con riguardo alla  situazione infrastrutturale e del  tasso di impatto della criminalità organizzata…”.

Il difensore ha lamentato l’eccesso di delega, rilevando come detto profilo di incostituzionalità non sia precluso dalla recente pronuncia della Consulta.

Come è noto, infatti, la Corte Costituzionale ha rigettato, con la sentenza del 3 luglio scorso, le analoghe questioni sollevate da diversi tribunali: Pinerolo, Alba, Sala Consilina, Montepulciano e Sulmona.

Anche il Tribunale di Nicosia, come si ricorderà, con ordinanza del 24 maggio 2013 accolse la questione di legittimità costituzionale sollevata dagli avvocati Salvatore Timpanaro e Piergiacomo La Via. Il Giudice Giuseppe Tigano ritenne la questione rilevante e non manifestamente infondata, disponendo la trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale.

Il giudizio di legittimità costituzionale promosso dal Tribunale di Nicosia, tuttavia, non è stato ancora ad oggi deciso dalla Consulta.

Il Tribunale nicosiano accolse due dei molteplici profili di incostituzionalità sollevati con la memoria difensiva redatta dall’Avv. Timpanaro, di cui uno, peculiare al Tribunale nicosiano relativo all’eccesso di delega, non è rimasto assorbito dalla decisione sfavorevole del luglio scorso ed è ancora, quindi, sub iudice.

Ed è proprio questa questione particolare del Tribunale di Nicosia – non ancora affrontata dalla Consulta – che è stata oggi riproposta davanti al Tribunale di Enna e su cui ha insistito il difensore.

L’Avv. Salvatore Timpanaro ci ha rilasciato la seguente dichiarazione “Confidiamo che anche il Tribunale di Enna, come già quello di Nicosia, accolga l’eccezione e rimetta gli atti alla Corte Costituzionale. E’ davanti alla Consulta che faremo valere le nostre ragioni contro la dissennata legge  di revisione della geografia giudiziaria. E’ importante sottolineare che cercheremo di porre all’attenzione della Corte Costituzionale le questioni peculiari afferenti il Tribunale di Nicosia e la specificità del suo bacino d’utenza”.