Troina presente al We free di San Patrignano

Anche quest’anno Troina è stata presente al We Free Days 2013 che si è tenuto l’11 ed il 12 ottobre presso la comunità di San Patrignano, con una delegazione di 20 ragazzi tra i 15 ed i 22 anni, gli unici provenienti dalla regione Sicilia. La partecipazione è stata possibile grazie all’impegno ed al contributo dell’associazione Amici San Patrignano, che porta avanti il progetto di prevenzione e contrasto alle dipendenze previsto dalla convenzione siglata con il comune di Troina, e grazie al sostegno della fondazione Casa della Solidarietà dei Giovani San Silvestro Onlus, che è stata parte attiva nell’organizzazione dell’esperienza. La comunità di San Patrignano porta avanti con il sostegno del Ministero dell’Istruzione e del Dipartimento Nazionale Antidroga il progetto We Free, un’ampia rete di interventi di prevenzione sul territorio nazionale incentrati sulla “peer-to-peer education”, con il coinvolgimento di alcuni ragazzi della comunità. L’evento, che rappresenta l’apertura annuale di questa attività, ha permesso di approfondire tematiche relative alla tossicodipendenza e al disagio sociale giovanile, con l’obiettivo di stimolare un dialogo costruttivo che proponga delle alternative alla dilagante tendenza ad affrontare con superficialità il problema della droga. All’evento hanno preso parte oltre 2000 studenti provenienti da Istituti superiori di tutta Italia, accanto ai rappresentanti di istituzioni italiani ed internazionali, delle Nazioni Unite ed esponenti di associazioni italiane ed internazionali attive in ambito sociale unitamente a personaggi del mondo dello sport, della cultura e dello spettacolo.

“Per me è stata una vera e propria lezione di vita, afferma una delle ragazze troinesi che hanno partecipato all’evento. Migliaia di persone tutte diverse tra di loro con un’unica parola scritta addosso, fin sotto le ossa, dal profondo del passato più remoto e sfuggente al presente pieno di speranza: consapevolezza. Immaginavo San Patrignano totalmente diversa da com’è in realtà, pensavo fosse un luogo dall’atmosfera tesa, invece ho respirato gioia, determinazione voglia di imparare dagli errori fatti in passato, bisogno di rinascita ma soprattutto tanta solidarietà. Ho visto un luogo dove non si giudica ma si impara a vivere e a riprendere in mano la propria vita”.

Sandra La Fico