Enna. Congresso PD: On.Alloro e Garofalo aprono ad area Letta ed ex Megafono. Sindaco Enna: Crisafulli, valore aggiunto. Civati su Crisafulli: “Non solo di questione morale ma parlerei di questione politica”

L’elezione del Segretario Provinciale del Partito Democratico ha aperto una ferita che negli ultimi mesi non ha mai avuto la tendenza a sanarsi.

“Crisafulliani” contro “crocettiani” o “megafonini” che dir si voglia, “lettiani” contro “crisafulliani”, insomma, non si può di certo dire che i democratici si annoino.

Leit motiv dello scontro è senza dubbio Mirello Crisafulli – o “ex senatore” come lo definisce il lettiano Angelo Argento – criticato e invitato a posteggiarsi per dare vita ad un nuovo corso, ma – come direbbero i romani (attenzione, in quanto cittadini di Roma e non esponenti di un’area…ci mancherebbe, sono già in tanto) – manco pè niente!

L’ultima pagina si è scritta ieri tra congresso comunale e conferenze stampa fatte “on the road” da Angelo Argento a cui viene negata la sede del partito chiusa perché la Commissione di Garanzia ha deciso all’unanimità di concederla solo ai due candidati alla segreteria, sempre che ne facciano richiesta. E di richieste per Argento Nigrelli non ne vuole fare, anzi, a sentire i bene informati l’ex sindaco di Piazza Armerina pare aver preso le distanze dall’avvocato ennese sottolineando che Argento non parla a nome suo alimentando le dicerie circa un suo “appattamento” per la segreteria provinciale preferendo i box anziché rischiare di rompere il…motore.

L’incontro di ieri potrebbe aver aperto le porte ad un inizio di confronto all’interno del Partito Democratico, apertura al dialogo tra l’ala vicina a Crisafulli e quella vicina ad Argento e al “Megafono” anche se alla base c’è l’appartenenza al partito e un distacco dalle liste concorrenti come nel caso del Movimento di Crocetta.

Argento ha chiesto al partito di accogliere tutti e di concedere le tessere a chi fino ad ora gli è stato negato. “Ho chiesto un tavolo di trattativa per aprire il partito risolvendo i casi del Megafono e dell’area Letta. Al mio intervento hanno risposto l’on. Alloro ed il sindaco Garofalo i quali hanno accolto l’invito”.

Chi si aspettava una negazione dall’altra parte si sbaglia perchè il sindaco di Enna, Paolo Garofalo, e quindi esponente di tutto rispetto del Pd ha confermato l’apertura, dicendosi favorevole ad una nuova fase ma avvertendo che il partito non è una porta girevole.
Argento ha quindi cercato di affondare il dito nella piaga sanguinante avvertendo che serve uno stop a Crisafulli e su questo tema il sindaco non alza un muro, ma conferma che il Pd è un partito anche senza Crisafulli, ma al momento lui è un valore aggiunto.

“Il vero problema – sostiene Argento – è che non lascia”. Da qui due richieste: “Apriamo una nuova pagina a due condizioni, che il partito sia portato ad una condizione di apertura e che finiamo di parlare di Crisafulli, ma si parli di futuro, territorio, lavoro e giovani”.

Sarà certamente interessante l’esito dell’elezione del Segretario Provinciale del Pd, una carica – per la verità – che difficilmente sfuggirà dalle mani di Crisafulli ed anche con numeri bulgari, semmai c’è da capire se la vittoria (quasi certamente, anzi è certo) sarà per manifesta inferiorià dell’avversario.


Intanto ieri pomeriggio la Commissione regionale per il congresso ha respinto il ricorso presentato contro la candidatura dell’ex senatore Mirello Crisafulli a segretario provinciale del Pd, perché inammissibile.


ANSA – “Mi appello a tutti quanti per le vicende sul tesseramento, parlerò con i dirigenti siciliani e con Cuperlo e Renzi, perchè non vorrei che il congresso si riduca a questioni di tessere, il mio è un invito a fare politica”. Lo ha detto Giuseppe Civati, candidato alla segreteria nazionale del Pd, in conferenza stampa a Palermo. A chi tra i cronisti ha chiesto se la candidatura di Vladimiro Crisafulli ad Enna pone una questione morale, Civati ha risposto “Non solo di questione morale ma parlerei di questione politica. Chiederemo alla commissione di garanzia nazionale di trovare regole comuni che valgono per tutti. Troviamo una formula non che sia oggetto di trattativa e cui tutti devono far riferimento e che eviti questa onta nazionale”.



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