Enna. Dario Cardaci sulla cocente sconfitta del Sindaco e del Pd

Enna. Mentre il Consigliere Biagio Scillia annuncia la mozione di sfiducia al primo cittadini ennese, Dario Cardaci del PdL rilascia -a caldo- la seguente dichiarazione: “La cocente sconfitta che il Sindaco ed il Pd hanno dovuto inghiottire ieri sera, con l’elezione a Presidente del Consiglio di Maurizio Bruno, rappresenta l’irreversibile crisi in cui Amministrazione e maggioranza versano. Di fronte alla compattezza dell’opposizione, che ha saputo trovare la giusta sintesi sul nome di Bruno, mai ci si poteva aspettare che il PD andasse in frantumi. L’esplosione del dissenso interno, che oramai covava da mesi, pone una questione che il Sindaco dovrà presto risolvere se non vuole che la legislatura finisca prima del tempo o per sua volontà o per volontà del Consiglio. Questo accade quando la politica non esiste e si ha la protervia di sentirsi autosufficienti. Avevamo proposto un accordo politico che riequilibrasse l’Ufficio di Presidenza, rivendicando la Vice Presidenza e riconoscendo al Partito di maggioranza relativa la Presidenza. Non si è voluto fare, preferendo lo scontro, con il risultato che è sotto gli occhi di tutti. Ma un altro argomento merita di essere sottolineato: un insieme consistente del Gruppo Consiliare del PD non riconosce più alcuna leaderschip, assumendo un livello di autonomia impensabile fino a poco tempo fa. Come farà quindi il Sindaco ad andare avanti e soprattutto a superare appuntamenti importanti, come quello sul bilancio, senza tenerne conto? Non ha altra strada che aprire un serio confronto interno che approdi ad una rivisitazione di Giunta. E’ l’unico modo per riassorbire il dissenso. Altra scelta potrebbe essere rappresentata dalla ricerca di un accordo di programma con chi ci sta, ma questa è politica e non mi pare che da questo punto di vista chi ci governa sia particolarmente ferrato. Ipotesi fra l’altro molto difficile, perché ad un anno e poco più dalle elezioni nessuno rischierebbe di farsi coinvolgere in un fallimento. Nel frattempo l’opposizione incassa un risultato storico a dispetto di tutti quelli la ritenevano senza progetto o peggio ancora senza speranza”.

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