Enna. Il Partito Democratico cola a picco: Garofalo come Schettino ?

Enna. “L’elezione a Presidente del Consiglio comunale di Maurizio Bruno diventa per diversi motivi oltremodo significativa. Da un lato l’ulteriore spappolamento del Partito del Sindaco, quel Partito Democratico che all’interno dell’Aula consiliare di bulgaro ha oramai solo l’apparenza” così si esprime di dott. Dante Ferrari, che, sugli ultimi avvenimenti al Consiglio comunale, continua: “Finalmente le logiche imposte dall’alto hanno trovato un punto di non ritorno e le coscienze pulite di alcuni hanno inteso ritornare ad essere tali. La maggioranza, già di per sé e già da diversi mesi rabberciata, non esiste più; il Sindaco, che secondo me non pensava minimamente di potere prendere una simile “timpulata” (scusatemi il dialetto ma non esiste altro termine che renda così bene), ne esce massacrato ed in questi casi non diventa facile scegliere e poi imboccare una strategia perchè se lo scontro fosse solo politico Garofalo di suo possibilmente è attrezzato (sempre di scuola socialista è, non lo scordiamo !!!); lo scontro al contrario è, ahimè per la Città, anche amministrativo stante che l’atto di prossima discussione in Aula sarà il bilancio; quel bilancio 2013 che, per quanto discusso a novembre, potrebbe diventare un’altra Caporetto per il nostro primo cittadino”.
Dopo il forte segnale che il consigliere Ferrari “manda” sull’approvazione del bilancio 2013, continua con una disamina: “Quante volte in questi mesi di vita consiliare, con alcuni Colleghi della opposizione, ci siamo meravigliati che il Consigliere Caio o Sempronio o Filano stessero votando in un certo modo; lontano da come gli stessi sapevamo intendessero la politica, la gestione della cosa pubblica, il buon senso delle cose soprattutto. Finalmente alcuni si sono ravveduti su un certo modo di gestire le cose o è solo stata la candidatura del lettiano Dell’Ospedale, o meglio il metodo con cui tale scelta è arrivata in Aula, ad avere infastidito ben quattro Democratici a tal punto da confezionare un agguato il cui confronto con quello delle Termopili oscura lo stesso? Vogliamo soltanto augurarci che le guerre (il plurale non è per niente casuale) apertesi da giorno 29 u.s. all’interno del PD ennese tra le varie leadership che rispondono al nome di Crisafulli, Alloro e Garofalo (elencati in rigorosissimo ordine di peso, corporeo) non si ripercuotano ulteriormente sulla gestione di una Città che già di suo soffre da anni dell’inefficienza, della incapacità e della ignavia di una Amministrazione che scarica irresponsabilmente sulla esiguità delle risorse la propria mancanza di idee, di strategia e di istruttoria (tranne a perdere l’Ufficio Sport per ben due volte consecutive ingenti finanziamenti comunitari per l’impiantistica sportiva) e che in tre anni ha saputo realizzare UNA SOLA COSA meritevole di essere menzionata e la cui onestà intellettuale mi porta a fare: la rotatoria di Enna bassa; per il resto il buio più totale, da oggi temo il baratro addirittura”.
Poi Dante Ferrari spiega il motivo per cui, come scrive in un suo editoriale Nietta Bruno, non si può aspettare “domani, o anzi meglio il dopodomani”. “Forse la verosimile imminente elezione di Matteo Renzi (n.d.r.: le cui liste a detta dai renziani sono liste “decrisafullizzate”) a Segretario nazionale del PD contribuirà ad accelerare vertiginosamente certi percorsi di moralizzazione all’interno del Partito stesso ma non possiamo certo aspettare i fatti ed i regolamenti di conti interni al PD per evitare che la nostra Città sprofondi ulteriormente. Di contro mi auguro ed auspico che l’elezione così compatta, a parte un unico ed isolato franco tiratore (ma non sicuramente quattro) di Bruno a Presidente del Consiglio abbia dimostrato agli scettici ed ai detrattori, interni ed esterni all’Aula consiliare, che questo variegatissimo cartello di opposizione, quando vuole, quando ragiona, quando decide di imporsi a tutti i costi, pur dovendo numericamente approfittare dello sfacelo altrui, è in grado di contrapporsi costruttivamente a quella evanescente armata PD che oggi fa acqua da tutte le parti e potrebbe addirittura arrivare a colare a picco soprattutto se il suo timoniere, venute meno determinate garanzie interne “procedurali”, dovesse essere tentato di imitare il celeberrimo Schettino di croceriana memoria. I Cittadini devono capire finalmente che l’opposizione esiste in Aula ( per alcuni di noi è sempre esistita ) ma è pronta a traslarsi al di fuori dell’Aula stessa, in Città, per le strade, negli incontri che si vorranno organizzare per programmare un’alternativa seria a quel Centrosinistra che dal 2005 sgoverna, con maggioranze peraltro sempre bulgare ma altrettanto evanescenti come l’altra sera, il nostro territorio. Non mi preoccupa il fatto che oggi siamo stati in 13 e che domani, se Renzi dovesse, come pare, diventare Segretario, alcuni miei amici dell’opposizione, oggi integerrimi ed altrettanto carini oppositori di certe logiche, possano ritornare in un PD purgato. Io assieme ad altri, pochi o tanti che siamo, con o senza allo stato attuale Partito e/o leader di riferimento, siamo espressione autentica ed inequivocabile di quel Centrodestra che ha votato coscienziosamente Bruno nonostante potesse avere altrettanti nomi autorevoli da spendere; siamo espressione di quel mondo politico che da solo o in compagnia, con i Partiti e/o con le liste civiche, rappresenterà di sicuro un’alternativa politico-elettorale a quel modo di interpretare la politica e di gestire la cosa pubblica che ha visto e vede tuttora nel PD ennese la più incapace delle sue espressioni”.
Quindi dopo il “forte” annuncio politico sul prossimo futuro amministrativo del Comune capoluogo, Ferrari rimarca: “I Cittadini però ci dovete credere a questa possibilità ma ci dovete soprattutto essere; ci dovete essere quelli che non avete più prebende da scontare ma anche quelli che avete finalmente capito, sulle vostre spalle, che i nostri, i vostri figli, non li può sistemare più nessuno nonostante le periodiche checklist o i redivivi callcenter. Una Città alternativa a questa Sinistra esiste eccome; basta solo crederci e sforzarsi di votare secondo scienza ( il modo in cui è ridotta la Città è sotto gli occhi di tutti) e soprattutto coscienza”.