Valguarnera. Inaugurazione in pompa magna dell’Antiquarium di piazza Tuttobene

OLYMPUS DIGITAL CAMERAValguarnera. Alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose della provincia, di gran parte della cittadinanza, martedì sera ha avuto luogo l’inaugurazione in pompa magna dell’Antiquarium di piazza Tuttobene, che accoglierà reperti di notevole interesse scientifico rinvenuti in contrada Marcato nella campagna di scavi del 92’ e 98’. La seconda kermesse, dopo quella del gennaio 2008, quando fu inaugurata solo la struttura. Troverà ospitalità in  un magnifico edificio del periodo post unitario datato 1881 che fu destinato per un lungo periodo a carcere mandamentale ed oggi trasformato in museo. Oggi è completo di tutto: impianto di illuminazione interno ed esterno, sistema di allarme, sale espositive compiutamente arredate con vetrine e bacheche, climatizzatore e persino il box per la biglietteria. All’interno oltre alle vetrinette illuminate, piene di gioielli archeologici, la biblioteca comunale trasferita da palazzo di città e un laboratorio didattico destinato a studenti delle Medie ed Elementari. Nell’ultima stanza un pannello che consente ai non vedenti  di interagire col sito col linguaggio brille. Palpabile la soddisfazione del sindaco Sebo Leanza, dell’assessore alla Cultura Eleonora Draià, della sovrintendente ai Beni culturali Fulvia Caffo, di Francesca Valbruzzi, del direttore Francesco Santalucia, degli archeologi Enza Cilia e Lorenzo Guzzardi che condussero allora la campagna di scavi a Marcato. “ E’ solo il primo passo, non quello definitivo –tiene a  precisare la soprintendente Fulvia Caffo- per il momento è solo una mostra resa possibile grazie ad un accordo di partenariato della durata di una anno. Il mio auspicio è che questo bellissimo sito possa diventare nel più breve tempo museo civico, destinato non solo ai turisti ma principalmente alla comunità locale. Dovranno essere i valguarneresi i principali fruitori” La soprintendente che lascerà a giorni la sede di Enna per assumere il prestigioso incarico a Catania –conclude-: “Lascio Enna con quest’ultimo atto, sono felice di aver contribuito all’apertura di questa mostra, ringrazio per questo i miei collaboratori, il sindaco, l’assessore e tutti coloro che hanno collaborato a questa iniziativa”. Il sindaco Leanza: Abbiamo impiegato tempo, fatica e risorse finanziarie perché ciò si avverasse. Oggi ci sembra di realizzare un sogno, credo che ne è valsa la pena, sono queste le cose concrete che rimangono indelebili. Il percorso per renderlo museo non è dei più semplici ma ci attiveremo con tutte le nostre forze affinché lo diventi.” Leanza rivolto poi alle autorità presenti, ha rivolto un appello affinché  riprendi la campagna di scavi in contrada Marcato nella quale vi si troverebbero reperti di inestimabile valore. Gli scavi del 92’ e 98’ portarono infatti alla luce un villaggio preistorico risalente al III millennio Avanti Cristo, con i resti di un insediamento abitativo e di reperti archeologici riconducibili ad un periodo cronologico assai ampio che vanno dal neolitico all’età greco- romana, a testimonianza del sovrapporsi di diverse civiltà. Oggi molti di questi reperti sono esposti per la prima volta qui. Ma il punto interrogativo è se questo sito possa diventare un giorno, un vero e proprio Museo piuttosto che un sito di mostre itineranti. Per la sua istituzione occorre una serie di non facili adempimenti tra i quali:  i reperti devono essere di valore e riconosciuti come tali da studiosi;  occorre la presenza costante di visitatori; occorre la valutazione di un comitato scientifico per l’assegnazione di una categoria specifica e poi alla fine dovrà essere la Regione Siciliana a riconoscerlo in via ufficiale con decreto. Non sarà facile ma è giusto tentarci.

Rino Caltagirone