Enna. Il bilancio sarà test di tenuta per la (ex?) maggioranza

Il bilancio di previsione che si dovrebbe approvare entro la fine di novembre potrebbe essere il secondo banco di prova per l’amministrazione Garofalo dopo la sconfitta subita nell’elezione di Maurizio Bruno a presidente del consiglio, dopo la scomparsa di Enrico Vetri; le minoranze dopo il successo ottenuto, hanno fatto capire chiaramente che la situazione è cambiata e che si dovrebbe scendere a delle trattative se si vuole che la legislatura si concluda interamente. D’altra parte Dario cardaci, capogruppo del Pdl, è stato chiaro nelle sue dichiarazioni, affermando che il Pd è pieno di turbolenze e se si vuole concludere la legislatura bisogna avere un rapporto differente con l’opposizione, una collaborazione propositiva e concordata. E’ un discorso difficilmente digeribile per tutto il Partito democratico che sino ad ora è andato avanti grazie alle “stampelle” che sistematicamente vengono offerte da Salvo Di Mattia del Pid, vice presidente del consiglio, che ha dichiarato prima dell’elezione del presidente, che non intendeva dimettersi dalla carica, e Mario Messina, indipendente. Questi due consiglieri hanno dato forza alla maggioranza, ma ora all’interno del PD non tutto è normale ed al primo argomento politicamente importante, come la elezione del presidente del Consiglio, i contrasti sono venuti fuori. Sia Dario Cardaci che lo stesso sindaco Garofalo hanno affacciato l’ipotesi che la legislatura si chiuda in anticipo, che ci possa essere una mozione di sfiducia, perché il sindaco non “vuole tenere la candela a nessuno” e Dario cardaci “in queste condizioni saremo opposizione ad oltranza”.

Ci sarà un incontro chiarificatore tra tutti i consiglieri del partito Democratica per giustificare la sconfitta subita nella elezione del presidente del consiglio? Difficile che possa succedere perché ognuno si è tenuto le sue rimostranze ed è anche evidente che questo creerà all’interno del Partito Democratico una situazione insostenibile, quasi un tutti contro tutti, e non è bello essere in queste condizioni, non si può amministrare in queste condizioni.
Il bilancio di previsione, dunque, sarà un vero e proprio banco di prova, si dovrà scendere a delle trattative con la minoranza.