Leonforte: Avvocati si dicono favorevoli all’adesione al Tribunale di Enna

Leonforte. La lettera degli avvocati leonfortesi sui presidi di legalità per Leonforte e per il territorio dei Comuni viciniori  rivolta al Sindaco, agli Assessori, al Presidente del Consiglio comunale e ai consiglieri tutti, è chiara e tocca delicate tematiche quali la salvaguardia del Tribunale di Enna, dell’Ufficio del Giudice di Pace e del Commissariato di Pubblica Sicurezza e della Stazione dei Carabinieri.

In particolare, gli avvocati leonfortesi, in ordine alle note problematiche inerenti il Tribunale di riferimento ed i presidi di legalità del territorio,  riconoscono la valenza che ha avuto il Tribunale di Nicosia negli anni ma prendono  atto della sua chiusura e del nuovo assetto della geografia giudiziaria del territorio e della provincia. Infatti l’intero circondario del Tribunale di Nicosia e, in particolare, il mandamento di Leonforte  sono stati accorpati al circondario del Tribunale di Enna.

Questa nuova organizzazione fanno notare gli avvocati, ha già prodotto benefici anche in termini di utilità, comodità e risparmio per il cittadino e di migliore organizzazione per l’avvocatura per una serie di motivi così espressi:

-La contiguità del nostro mandamento con il territorio già di competenza del Tribunale di Enna, confinante ed inscindibilmente collegato dalla SS 121, ha sempre determinato moltissimi procedimenti innanzi a quel Giudice, sia per competenza funzionale (Tribunale del Riesame Misure Reali – Tribunale Misure di Prevenzione), che territoriale per i molteplici fatti avvenuti nel circondario ennese;

-La viabilità che collega Leonforte ad Enna è migliore; tra l’altro non si svolge in territorio montano come capitava per Nicosia, inoltre Enna come capoluogo di provincia è collegata con svariati mezzi pubblici con orari molto più flessibili di quelli che lo collegavano a Nicosia.

-I moltissimi cittadini che a vario titolo hanno necessità di recarsi al Tribunale ad Enna, per certificati penali, fallimentari, testimonianze, partecipazione a processi, separazioni e divorzi, cause civili e quant’altro, hanno la possibilità nella stessa occasione di fruire di tutti i servizi ed Uffici che la sede provinciale offre, opportunità  oggettivamente impossibile a Nicosia.

-Gli Avvocati, che spesso erano costretti a dover gestire nella stessa mattina processi ad Enna e Nicosia, con  estrema difficoltà stante la distanza e la pessima viabilità di collegamento tra i due centri, oggi riescono a gestire con maggiore razionalità ed organizzazione il lavoro con notevole  risparmio per il cliente.

A questo punto  la difesa e la valorizzazione del Tribunale di Enna (soprattutto alla luce del rischio che pone il progetto ministeriale di ulteriore rivisitazione della geografia giudiziaria) diventa fondamentale. Gli Avvocati fanno ancora notare che, un eventuale accorpamento del nostro territorio al Tribunale dei Nebrodi o al Tribunale di Montagna proposti in maniera pressante da comitati nicosiani, determinerebbe gravi danni per l’utenza, scompiglio organizzativo e serio rischio di accorpamento al Distretto della Corte di Appello di Messina ove venisse stabilita la nuova sede di Tribunale a Mistretta, con pesanti  ripercussioni economiche a danno della collettività e con serio pericolo di soppressione della   Corte di Appello di Caltanissetta.

Ma non è solo il Tribunale di Enna a dover essere salvaguardato, anche l’Ufficio del Giudice di Pace di Leonforte ha una sua importantissima valenza in quanto strumento utile per tutti quei cittadini che intendono salvaguardare i loro diritti, e per l’avvocatura che può agevolmente ed a costi minimi per la collettività patrocinare le cause tutelando gli interessi dei clienti. Anche in questo caso c’è quindi unanimità nel voler  sostenere  il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace a Leonforte ed in alternativa, solo nella peggiore ipotesi di mancanza dei requisiti di legge, è favorevole  all’accorpamento con la sede naturale presso il Tribunale di Enna.

Infine, gli avvocati chiedono che venga prestata attenzione  al problema del controllo del territorio cercando di intraprendere iniziative politico-amministrative volte al rafforzamento del Commissariato di Pubblica Sicurezza e della Stazione dei Carabinieri e al  ripristino delle attività di vigilanza notturna da parte del Commissariato di P.S.

Per l’ulteriore approfondimento delle tematiche di cui sopra, gli avvocato chiedono al Sindaco di voler fissare un  incontro ufficiale.

 

Livia D’Alotto