Querela di Crisafulli a Cimino, che così risponde: decisione coerente e logica se si sente calunniato

Il sen. Crisafulli con la sua querela e il dott. Cimino con la sua memoria d’accuse, entrambi dirigenti della Sinistra storica ennese, dovrebbero ritrovarsi non più nelle sedi del loro partito ma nelle aule del Tribunale. È un fatto unico su cui val la pena di soffermarsi, due persone che per decenni hanno avuto ruoli di corresponsabilità in provincia di Enna. Quale di meglio di una intervista? Cimino ha accettato volentieri.

D:  il sen. Crisafulli ha comunicato d’aver avviato un’azione giudiziaria, querelandosi, nei suoi confronti. È sorpreso, oppure l’aveva messo nel conto?

R:  a tutt’oggi non mi risulta che il suo avvocato abbia depositato atti formali di denuncia. Non vorrei che fosse il solito tentativo per alleggerire l’attenzione pubblica su quanto da me posto alla luce del sole. Ritengo, comunque, tale decisione coerente e logica se si sente calunniato. A me non pare che abbia arrecato oltraggio. Ho solo esercitato il diritto alla critica e all’informazione su fatti e vicende già resi noti dalla carta stampata, e non solo. In ogni caso sono pronto a ritrovarmi in sede giudiziaria con tranquillità e fiducia nella Magistratura.

D:  i giornali nazionali, ormai, parlano di Crisafulli come d’un esponente democratico inconsueto e discutibile. Anche se lei va giù duro più degli altri da anni, non vede una campagna mediatica “ad personam”?

R:  Non dimentichiamo che il P.D negli ultimi 10 anni lo ha stoppato in ben tre competizioni elettorali: alle europee del 2004, alle comunali ennesi del 2010 e alle politiche del 2013. È vero, lo ha eletto parlamentare nel 2006 e nel 2008 ma lo ha deciso, come dire, “a muta a muta” e grazie alla vergogna del Porcellum! C’è una contraddizione nelle decisioni degli organi nazionali, è evidente. Stampa, televisione e  web  non hanno  fatto altro che  amplificare tale  incoerenza politica.

D: Crisafulli è’ stato eletto segretario provinciale e gli organi centrali di partito su nulla hanno dissentito. Tra l’altro, l’on Cuperlo ha detto che non ha chiesto all’esponente siciliano sostegno alle primarie dell’8 dicembre, ma non ha detto che li rifiuterà.  Renzi, però, confuta le primarie di Enna. Anche questa mi pare una antinomia politica.

R:  Renzi ha già detto con chiarezza che se sarà eletto segretario dei Democratici affronterà da subito “ il problema Enna” nel modo prevedibile. Cuperlo, invece, dovrebbe far  sapere se accetta volentieri il suo sostegno, considerato che è fatto per capriccio e per dimostrare che possiede un “pacco di voti” personali. Andiamo, ora, alla sostanza dei fatti (non tutti elencabili):  a) elezione del Segr. Prov. Crisafulli più del 98%, l’altro circa il 2%. Affido le analisi a coloro che leggono questo dato! b) centinaia e centinaia di persone perbene (compreso il sottoscritto) hanno avuto negata la tessera del P.D da anni. Le  considerazioni le delego agli altri. c) nulla è dato sapere sulle modalità, rispetto delle regole e trasparenza di un voto più che bulgaro. Rendere pubblico e verificabile l’elenco degli iscritti e dei votanti sarebbe un atto democratico.

D:  Crisafulli ha sempre dichiarato che ad Enna che lui, e poi il P.D, vince anche con il sorteggio. Tutti, comunque, gli riconoscono di essere una potenza alle elezioni.

R: Sulla battuta si può anche sorridere con tristezza, se non emergesse il personaggio pieno di protervia. Ma sulla sua presunta baronia elettorale si è costruita   una bugia che ipocritamente è stata fatta passare negli ultimi tempi. È vero il contrario! Tutti sanno che da quando ha blindato il Partito chiudendo la porta alle persone perbene, questo P.D personale ha perso la Provincia e molti Comuni. Inoltre alle regionali di un anno fa ha toccato il minimo storico mentre il Megafono di Crocetta, sia pur con una lista debole e di errori imperdonabili, ha avuto assegnata la più alta percentuale in Sicilia, circa il 12%.

D:  E’ evidente che a questo punto i Democratici non stanno offrendo una buona immagine di sé. Come si può uscirne ridando alla vita politica ennese aria fresca?

R: Ha ragione Lei. C’è aria pesante nel mondo pubblico nostrano. Tocca al P.D aprire porte e finestre. Il che è possibile in un solo modo: commissariare la Federazione Provinciale. E su questa auspicabile scelta, da iscritto ai Democratici di Perugia, ripongo tanta fiducia.

 
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