Piazza Armerina. E’ guerra tra il sindaco Filippo Miroddi e l’ex segretaria del comune Carolina Ferro

ferro carolina 1Piazza Armerina. E’ guerra di dichiarazioni tra il sindaco Filippo Miroddi e l’ex segretaria generale del comune dott.ssa Carolina Ferro (nella foto) sulla questione della presunta incompatibilità del primo cittadino che è anche dirigente medico dell’Asp di enna. Ecco la dichiarazione del sindaco, con cui si afferma la positiva soluzione del problema: “Abbiamo appurato – sostiene Miroddi – che l’ex segretaria comunale, al momento della mia elezione, aveva segnalato agli uffici competenti l’incompatibilità definendo la mia posizione lavorativa all’interno dell’Asp di Enna come dirigente medico di Unità Operativa complessa, commettendo così un errore che avrebbe potuto compromettere la mia posizione. Infatti io sono dirigente di Unità Opertiva semplice e pertanto il ruolo di sindaco non è incompatibile con la mia attività professionale”. Miroddi quindi lancia un fendente contro la dott.ssa Ferro: “Io non avevo nessun problema; il polverone è stato sollevato solo per una comunicazione errata”.
Non è dello stesso avviso la dottoressa Ferro che da poco ha assunto l’incarico di segretario generale presso il Comune di Modica: “Le affermazioni del sindaco Miroddi non mi convincono. Le sue argomentazioni sono lacunose e carenti. Il dott. Miroddi non tiene conto dell’istruttoria posta a base della segnalazione. Io non ho sbagliato nulla, ho trasmesso alla Civit (la Commissione Nazionale Anticorruzione) e al Dipartimento della Funzione pubblica, la dichiarazione autografa del sindaco. Né io, né il sindaco ma solo un organo terzo può stabilire, sulla base degli elementi forniti, come stanno le cose: l’ente deputato a questa verifica è proprio la Civit”. La segretaria generale poi, dopo un momento di riflessione, argomenta ancora: “Io ho fatto solo il mio dovere che è dettato dall’articolo 15 del decreto legislativo 39 del 2013. Se il responsabile del procedimento (il segretario generale) non segnala la violazione, perché di questo si tratta, il responsabile deve segnalarlo all’organo competente. Il sindaco Miroddi e la dott.ssa Monasteri (già dimessasi dal suo incarico di assessore ) hanno firmato una dichiarazione che è in perfetta violazione dell’articolo 12 della legge anticorruzione. Adesso fatta la segnalazione l’ultima parola spetterà proprio alla Civit”.
Con un accento polemico poi la dott. Ferro commenta la dichiarazione del sindaco: “Prima di affermare che gli altri abbiano sbagliato, occorre dire tutta la verità e non raccontare i fatti solo a metà. La nuova amministrazione, appena insediatasi, ha tenuto con me un atteggiamento di marcata diffidenza e ostilità come se io mi fossi inventata tutto. Una legge dello Stato e un decreto mi hanno imposto di porre in atto questi adempimenti, lì si è fermato il mio ruolo: il resto lo farà Roma quando la Civit potrà pronunciarsi sul caso in questione. Il sindaco Miroddi ha già nominato un proprio legale e pertanto potrà difendere la sua posizione. Se io – conclude la dott.ssa Carolina Ferro – non avessi applicato la legge avrei subito la sanzione di una sospensione per sei mesi e sarei stata denunciata per omissioni di atti d’ufficio”.
Queste le due dichiarazioni di sindaco e segretaria, spetta ora agli organi competenti decidere sulla scottante problematica che potrebbe portare alla grave conseguenza di invalidare l’elezione del sindaco Miroddi.
Piero Cancarè