Sindaco Piazza Armerina: a breve l’ospedale Chiello verrà ridotto ad un modesto ambulatorio

PIAZZA ARMERINA CHIELLO ospedalePiazza Armerina. Si è rotto le ……. il primo cittadino armerino, Filippo Miroddi. Ha preso carta e penna ed ha scritto (di pesante) al Presidente della Regione Crocetta, all’Assessore regionale Borsellino, al Commissario dell’ASP Termine ed alla deputazione della città dei mosaici. A preoccupare la situazione sanitaria, in particolare il declassamento dell’ospedale Chiello. Di certo non è che poi i piazzasi hanno “aiutato” chi di competenza ad avere una visuale chiara ed univoca, c’è –perfino- chi ha ipotizzato di consorziarsi con altri ospedali (ospedali riuniti!) sempre per andare fuori dalla provincia di Enna. Ma l’unica voce autorevole –certamente e speriamo- dovrebbe essere solamente quella del Sindaco, logicamente all’unisono con il Consiglio comunale.
Questo quanto scrive Filippo Miroddi:
“Sono passati appena cinque mesi dal mio insediamento a Sindaco della città di Piazza Armerina e nonostante il breve lasso di tempo intercorso, ritengo di poter esprimere una valutazione positiva sui risultati ottenuti in relazione alle numerose problematiche affrontate.
Corre l’obbligo, tuttavia, con estrema franchezza non disgiunta da una significativa ansietà per l’importanza della situazione che sembra consolidarsi ogni giorno di più, rammentare che verranno da me impegnate tutte le energie necessarie per affrontare in modo sinergico e concludente, la grave vicenda che affligge il comprensorio che fa capo al P.O. “M. Chiello” di Piazza Armerina.
E questo posso affermarlo nella qualità di medico, di cittadino, di politico e soprattutto, nella mia veste di sindaco, nonché in maniera estemporanea, anche di fruitore del servizio sanitario!!
Dopo aver assistito alle false promesse, ai proclami affidati alla stampa, alle tavole rotonde e dibattiti che nulla hanno sortito se non un’esposizione mediatica del politico di turno, mi preme prendere una forte e netta posizione ed affrontare concretamente la situazione del progressivo impoverimento e depauperamento di risorse del nosocomio piazzese.
Interi reparti sono stati soppressi (ostetricia, neonatologia, urologia); il servizio di endoscopia è chiuso da circa due anni; la cardiologia regge grazie al sacrificio ed al senso di abnegazione di due medici che compiono ogni giorno salti mortali per salvare delle vite umane, senza il supporto di attrezzature e personale adeguato. Precaria organizzazione del servizio di radiologia; mancata fornitura del mammografo; assenza dell’apparecchiatura TAC da quasi un anno; continua emorragia di infermieri trasferiti sia in mobilità che in maniera definitiva verso altri ospedali dell’A.S.P., etc.
La criticità della situazione non disgiunta dal continuo e progressivo impoverimento delle risorse umane, è sotto gli occhi di tutti. Perseverando, pertanto, in questa scelta politica scellerata che vede come protagonista il commissario straordinario (il cui comportamento politico-amministrativo va certamente censurato e stigmatizzato) e verosimilmente come regista il governo regionale, che tanto ha promesso, ma nulla ha mantenuto, a breve il nostro ospedale verrà ridotto ad un modesto ambulatorio.
L’ultimo incontro palermitano (9 c.m.), per quanto è dato sapere, nulla di concreto ha sortito, se non le solite ipotesi di lavoro.
Considerato che le promesse da me ricevute sono state tutte disattese, mi sembra giusto e doveroso assumere in pieno le attribuzioni che la Legge mi conferisce in materia sanitaria. Infatti, quale vertice della sanità di Piazza Armerina intendo, in modo severo e nella più stretta legalità, farmi promotore di un’attività congiunta con tutti gli attori istituzionali, finalizzata ad una azione energica mirata a tutelare la salute della città e del relativo comprensorio”.