Enna. Salamone loda la Giunta sul bilancio, ma poi si innervosisce

 

Un lungo silenzio ha accompagnato in queste settimane il capogruppo del Pd a Sala d’Euno, Angelo Salamone, che coglie l’occasione della prossima approvazione del bilancio per difendere le scelte dell’amministrazione. “Non c’è stato nessun aumento della pressione fiscale locale, ma la diminuizione del tributo sui rifiuti e di alcune tariffe per diverse categorie, ad esempio sulle abitazioni – dice Salamone – si è passati da 2,25 € a mq a 2,04 €” ha detto Salamone ribadendo che queste proposte della giunta Garofalo sono state sostenute dalla direzione politica del Pd e votate dal gruppo consiliare. Anche se, aggiungiamo, con qualche distinguo. “Siamo tra i pochi Comuni d’Italia a non prendere dalla tasca dei cittadini un solo centesimo in più rispetto allo scorso anno, anche nei comuni a Stelle, come Ragusa, sono aumentate le tariffe”.

Salamone è quindi passato all’attacco di alcuni consiglieri: “Non si capisce perchè alcuni in Commissione hanno contribuito a determinare le quote e poi in aula hanno votato contro” dice Salamone parlando di Contino e Fussone accusandoli di demagogia. Una domanda che abbiamo rivolto ai due che rispondono così: “Nessun contributo in Commissione dove ho solo dato un’impressione, ho ascoltato e ad esempio – ribatte Contino – ho proposto di non ridurre le aliquote per le banche, anzi di alzarle a favore delle attività commerciali. Io non approverò mai tariffe di una società dei rifiuti la cui gestione, a firma Pd, ha portato al disastro e sulle spalle dei cittadini”; Contino, in tema di rifiuti, ha detto che il 75% del costo del servizio è tutto sul personale: “Con tanti problemi l’amministrazione carica circa 480 mila euro sulla spazzatura tutelando qualcosa di poco trasparente” ed ha quindi concluso invitando Salamone ad un maggiore controllo del suo partito “dove le defaiance sono davvero tante”. Anche Fussone ha ribadito che sui rifiuti il suo no nasce dalla “poca chiarezza per una società che dal 2008 non presenta un consuntivo, mentre sull’Imu contesto il principio”.

Per Salamone se non fosse stata approvata la Tarsu, in automatico entrava in vigore quella del 2012 che era più cara. “Faccio un plauso alla giunta che ha mantenuto gli impegni assunti e a quelle forze politiche che con grande impegno e responsabilità nei confronti della città hanno contribuito a determinare questo indirizzo politico fiscale che ci permette di non chiedere un euro in più”.

Salamone, invece, non replica al collega di partito, Gianfranco Gravina, che aveva già criticato la mancanza di confronto interno anche in occasione del bilancio: “Il partito aveva dato mandato al gruppo di sostenere le proposte dell’amministrazione, per tutto il resto ci sarà tempo per parlarne” taglia corto il capogruppo dei democratici.

 Quanto affermato da Salamone merita almeno una riflessione perchè il giorno dopo le sue dichiarazioni apriti cielo; il motivo? Contino e Fussone, sì, i due consiglieri che Salamone ha prima nominato salvo poi fare marcia indietro dicendo di non aver mai fatto quei nomi. Non che abbia cambiato il pensiero di fondo, ma perchè dice, lui, di non aver mai fatto quei nomi, peccato che, lui Salamone, quei nomi li abbia fatti ma magari gli sarà sfuggito il consiglio di non pubblicarli sotto una sua dichiarazione. Lui che si chiedeva, con un sorriso, come avrebbero i consiglieri spiegato ai propri elettori questa scelta.

E allora, poichè è ormai di moda, ecco criticare la stampa accusata d’essere faziosa (un termine che magari piace perchè chic/elegante), di parte, vicina chissà a chi. Faziosa forse perchè si dà diritto di replica a chi viene tirato in ballo? Il diritto di replica – proprio perchè i nomi dei due consiglieri sono stati fatti – ripetiamo, va garantito a tutti. In un caso si può uscire con una notizia senza diritto di replica, nel caso in cui essa sia sotto forma di comunicato stampa o di “passa velina”, delle eventualità che ci sentiamo di escludere nel nostro caso; in fondo il contraddittorio aiuta a migliorarsi, a crescere e a guardare il mondo nelle sue diverse sfaccettature perchè si conoscono in questo modo anche altri punti di vista.

A noi invece piace pensare che sia come ha detto il sindaco Paolo Garofalo (uno che non dice le cose tanto per dirle o che comunque non le manda a dire) che con molta lucidità e capacità critica durante il recente dibattito in Aula del 21 novembre (udibile sul sito del Comune nella sezione Magnetofono) ha parlato di una stampa diversa. Aggiungiamo noi, una stampa che non ha nessun interesse a sponsorizzare nè Tizio nè Caio, questo sperando che nessuno pensi ci sia la caccia alla strega o al lupo cattivo, questo perchè si dà per scontata la buona fede di tutti.

Si comprende che attualmente il termometro della politica, specie nel territorio ennese, sia in continua evoluzione ed un pò di nervosismo può anche starci; d’altra parte il capogruppo Salamone in queste settimane è alle prese con un gran lavoro in Consiglio Comunale dove il Pd ha fatto segnare degli scricchiolii (la mancata elezione del Presidente del Consiglio ne è un esempio) e con qualche consigliere democratico che ha parlato di “gruppo afono” e lanciato qualche frecciata proprio al capogruppo che non ha mancato di segnare degli accenni di nervosismo (chissà, collegabili forse a questo momento difficile?) alternando lunghi silenzi e qualche confessione anche se dopo il suo ultimo sfogo non è da escludere che, almeno pubblicamente, torni al silenzio come tra l’altro ha già annunciato.