Leonforte. Il 25 novembre alla Pro Loco e all’Università popolare

Il 25 di novembre a Leonforte è stato giustamente onorato con una discussione seria, una ricostruzione storica e un “cuntu”. La Pro Loco e l’Università popolare nel pomeriggio piovoso di lunedì 25 hanno attenzionato il ruolo discriminante e sessista della società di ieri e di oggi. Il professore Nigrelli ha raccontato dei matrimoni stipulati per interessi economico/sociali e si è soffermato su una dote maritale che il Falciglia benefattore leonfortese del 600 riservò alle più povere purchè belle, oneste, illibate e pericolose intendendo per pericolose le più soggette a pericolo. Queste fanciulle avrebbero dovuto essere offerte ai possibili interessati il giorno 26 di dicembre durante la messa cantata e avrebbero dovuto avere il viso scoperto e in bella mostra. Va da se che la dote sarebbe passata il dì delle nozze al marito perché la donna allora e per molti anni a venire ancora sarebbe stata ritenuta incapace di gestire possessi e prole. Alla fine di una discussione che riportava il ragionamento sulla condizione economica infelice di un Paese chiuso al lavoro femminile ci si è allietati con un “cuntu”. Belfiore, a sentire la professoressa Giovanna Maria, era una giovane bella e intelligente che sfidò e vinse gli uomini del suo paese, consegnando ricchezze e potere al padre suo che “mischino” aveva avuto la disgrazia di avere avuto sette figlie femmine. Lunedì 2 dicembre alle 17 i corsi prenderanno una piega artistico introspettiva, il maestro Calì insegnerà agli interessati a disegnare i propri pensieri.

Gabriella Grasso.