Leonforte: Comitato a difesa dell’Ospedale FBC pronto ad azioni di protesta e di denuncia

Leonforte. Con una lettera aperta del Comitato a difesa dell’Ospedale, indirizzata  all’Onorevole Assessore alla Salute Dott.ssa Lucia Borsellino, al Commissario straordinario Dell’ASP 4 di Enna, al Sindaco di Enna, al  Prefetto Di Enna, Dott.ssa Clara Minerva, si rende chiara l’intenzione di portare avanti azioni di protesta e di denuncia a carattere popolare e sociale chiedendo conto delle responsabilità giuridiche e contabili di quanto sta avvenendo con la mancanza di servizi essenziali e salva vita. Questo alla luce del fatto che l’Ospedale Ferro Branciforti Capra con l’emanazione del Decreto Ass.le Reg. del 25/10/2010, a seguito della rimodulazione sanitaria, è stato fortemente penalizzato nell’espletamento delle proprie funzioni e nei reparti.

La depauperazione del nosocomio leonfortese continua, nonostante i numerosi  tentativi di dialogo intrapresi negli ultimi mesi con i vertici aziendali dell’ASP 4 di Enna.

Ormai siamo stanchi di quelli che sono diventati lunghi ed inutili dialoghi con codesta direzione amministrativa e sanitaria, che continua ad essere poco credibile ed incapace di intraprendere azioni serie per. avviare un potenziamento del Ferro Branciforti Capra dandogli una vera identità sanitaria. Noi ci siamo più volte espressi appalesando le nostre intenzioni circa la rimodulazione del F.B.C., con atti e delibere approvati in Consiglio Comunale che regolarmente sono stati trasmessi all’ASP 4 di Enna ed all’Assessore alla Salute, che mai ci ha voluto incontrare per affrontare la questione. Ma niente, nulla di fatto se non una continua presa in giro. La Riabilitazione che dovrebbe essere a Leonforte, a suon di promesse, il punto di eccellenza dell’ASP 4 si trova all’esterno dello stabilimento sanitario dove i pazienti scappano infreddoliti per la mancanza di riscaldamenti, mentre la RSA privata che dovrebbe stare all’esterno ed autogestirsi con proprie risorse finanziarie, gode dei riscaldamenti all’interno dell’ospedale, a spese dei contribuenti. Assistiamo, sempre più spesso, ad atti vili ed arroganti di sciacallaggio che l’F.B.C. deve subire ad opera dei dirigenti sanitari per sopperire alle mancanze dell’ospedale di Nicosia che cerca di sopravvivere, come ospedale di comunità montana e disagiata, speculando sulla chiusura degli altri ospedali. Abbiamo il serio timore che si voglia aprire il SUAP entro la fine dell’anno, solo in modo teorico accorpandolo alla Medicina, non come un reparto autonomo, dimostrando una pseudo attività che, forse, mira a giustificare una remunerazione economica. Per non parlare della precaria attività del Pronto Soccorso importantissimo per i cittadini del comprensorio, che è costretto ad operare in condizioni peggiori del terzo mondo e nulla fa pensare che nel nuovo piano sia garantita la sua piena ed efficiente funzionalità. Il blocco operatorio è ormai di fatto chiuso, da mesi non ci sono interventi e quando si prova a riavviare l’attività programmata viene puntualmente boicottata così come denunciato dai sindaci del circondario il mese scorso.

Ci aspettiamo di essere smentiti nell’immediatezza dai fatti, che ci auguriamo, verranno intrapresi dalla direzione generale dell’ASP 4 di Enna.

Continuare in questa direzione è un’offesa alle intelligenze di chi crede nelle concertazioni”.

Per questo il Comitato chiede agli organi in indirizzo:
-che l’ospedale Ferro Branciforti Capra di Leonforte sia inserito nel distretto ospedaliero ENl, in quanto territorialmente più adeguato alle proprie esigenze, più collegato con i mezzi di trasporto e strutturalmente più sicuro;
– che possa essere da supporto e complementare all’ospedale Umberto I di Enna con quei reparti e U.O.5. che possano decongestionare la sua attività medico, chirurgica, diagnostica e riabilitativa;
– lasciare libero l’ospedale Basilotta di Nicosia di vivere la propria realtà montana, che non ci appartiene, con le altre comunità dei Nebrodi e delle Madonie che vivono le stesse difficoltà;
– che il piano di rimodulazione del F.B.C. proposto dal c.c. di Leonforte, venga approvato integralmente e sia reso effettivamente operativo dotandolo di una propria identità operativa.

 

Livia D’Alotto