C.C. Enza Di Gloria su sicurezza a Pietraperzia incontra all’A.R.S. l’on. Luisa Lantieri

Pietraperzia. Il Consigliere Comunale indipendente Enza Di Gloria, visti i numerosi episodi negativi che si stanno verificando nel pietrino, quali decine di furti in abitazioni oltre gli ultimi due furti dei bancomat, ha ritenuto opportuno recarsi presso l’Assemblea Regionale Siciliana per un incontro con l’On. Luisa Lantieri manifestando in quale stato di paura e di angoscia si vive nella città di Pietraperzia.
Lo scopo dell’incontro è stato quello di approfondire per poter sollecitare i dipartimenti competenti ad un potenziamento del personale delle forze dell’ordine di polizia locale e nazionale.
Tali fenomeni delittuosi stanno consegnando una immagine poco sicura della città che, fino a qualche anno fa, si è sempre contraddistinta dai centri limitrofi. Il Consigliere ha manifestato urgenti richieste affinché gli organi competenti regionali potessero rafforzare una maggiore collaborazione tra le Forze di Polizia Nazionale e la polizia locale comunale e provinciale, e ogni altra attività utile ai fini della politica di polizia locale e di sicurezza. Poter rafforzare la rete delle autorità nazionali competenti per la prevenzione anche secondo le ultime direttive dell’Unione Europea. Trovare risorse finanziarie da destinare ad un piano di miglioramento dell’efficienza dei servizi e ricercare, nel rispetto dei ruoli, procedimenti condivisi per la risoluzione di dette problematiche.
Nell’ultimo Consiglio Comunale la Di Gloria proponeva, visti gli ultimi aumenti delle tasse comunali deliberati dall’Amministrazione Comunale, di destinare parte delle entrate nel capitolo sicurezza, migliorando l’illuminazione in alcuni zone del centro abitato e incrementando i punti di video sorveglianza. Anche se può sembrare ovvio, un potenziamento dell’illuminazione stradale è una misura di prevenzione della criminalità.
Dichiara ancora il Consigliere Comunale Di Gloria che “non bisogna assolutamente sottovalutare l’importanza di questi fenomeni, che possiamo definire di criminalità comune, quale primo passo prima di passare a forme più gravi di criminalità, come la criminalità organizzata. Bisogna investire anche nella prevenzione della criminalità comune contribuendo quindi alla riduzione delle forme più gravi di criminalità. Non dobbiamo assolutamente sottovalutare questo concetto di prevenzione. Dal momento che questi episodi di criminalità comune si verificano a livello locale, in ambiente urbano, è necessario attuare politiche efficaci adattandole a specifiche condizioni locali o regionali. Spetta dunque anche ai dipartimenti regionali garantire l’attuazione di politiche efficaci per la prevenzione della criminalità a tutti i livelli sul territorio e poiché l’azione a livello locale è così importante, è necessario elaborare un’azione preventiva quanto più possibile vicina ai cittadini”.