Primarie PD. L’on. Elio Galvagno denuncia: “Respinto al seggio delle primarie Pd su ordine del mandarino provinciale”. Crisafulli attacca l’on.Faraone

PD in panneEnna. “Il mandarino del Pd ennese mi ha impedito di votare alle Primarie aperte per l’elezione del Segretario nazionale, violando apertamente ogni regola democratica prima ancora che lo spirito stesso per cui sono nate le primarie”.

 

Lumia_Crocetta_Lupo_Crisafulli“Non ho ritenuto di fare gesti eclatanti al seggio, considerando questo atto l’ultimo, estremo, disperato tentativo di chi continua a concepire il partito come una proprietà privata, in cui le vittorie si assegnano al “tavolino” della sua segreteria (dove aveva avuto l’arroganza di ubicare perfino un seggio delle Primarie, salvo poi essere costretto a fare retromarcia) e in cui uno solo decide chi vota e chi no, seguendo la ferrea regola della fedeltà al capo”.

 

Elio GalvagnoQuesta a caldo la dichiarazione dell’on. Elio Galvagno, sulle primarie che si stanno svolgendo in queste ore, in tutta Italia. L’on.Galvagno si era recato presso la sede di Centuripe per esprimere la esercitare il suo diritto di voto. Ad Enna non c’è storia, saranno dei risultati “a tavolino”.
Galvagno così conclude: “Ma dopo le 20 di stasera, con la prevedibile ed auspicata vittoria di Matteo Renzi, queste logiche verranno spazzate via da una ventata di pulizia e di aria nuova, e seppur dispiaciuto di non avere potuto contribuire con il mio voto al risultato di Renzi, so che la mortificante esperienza di stamattina, in cui si è impedito di votare ad un libero cittadino, tra i fondatori del Pd siciliano e ed ennese, è un tassello ulteriore che rafforzerà nel neoeletto segretario la necessità di rivoltare come un calzino il partito ennese, che ormai è stato ridotto da Crisafulli e dai suoi accoliti ad un triste e patetico fortino di resistenza prima della disfatta”.
 
 
Ultim’ora:
Il deputato Davide Faraone assieme ad altri esponenti dell’area Renzi ha occupato il seggio di Enna dove si sta votando per le primarie del Pd, annunciando che chiedera’ l’annullamento della consultazione nella citta’ capoluogo piu’ alta d’Italia. Secondo i ‘renziani’ i responsabili del seggio avrebbero impedito ad alcuni cittadini di votare “col pretesto – sostiene Faraone – che si trattava di esponenti del Megafono, in realtà si vuole impedire alla gente di votare per Renzi”. Episodi analoghi, secondo il deputato, “stanno accadendo in altri comuni della provincia di Enna”. “Il responsabile”, per Faraone, “è il segretario provinciale del Pd Vladimiro Crisafulli, che gestisce il partito come la repubblica delle banane”. Faraone chiederà l’annullamento del voto a Enna.

La versione del segretario provinciale del PD di Enna sui fatti avvenuti questa mattina nella sezione di Enna alta:
“Questa mattina l’On. Davide Faraone ha bloccato le operazioni di voto del seggio n. 1 di Enna, costituito nell’ambito delle elezioni primarie indette dal Partito Democratico per l’elezione del Segretario nazionale, impedendo per diverso tempo il libero esercizio democratico a numerosi cittadini ed iscritti al Pd ennese, con l’obbiettivo di consentire l’espressione del voto alla coordinatrice provinciale del movimento “Il Megafono”, in palese violazione e spregio delle regole che nazionalmente tutti assieme ci siamo dati. Un atto dimostrativo ad uso e consumo dei “media” portato avanti da chi, notoriamente, può definirsi il campione del voto a tutti comunque sia, come dimostrano le inchieste giornalistiche di “Striscia la notizia” sui fatti che lo hanno interessato in occasione delle primarie per la scelta della candidatura a Sindaco di Palermo.
Di questa condotta l’On. Faraone sarà chiamato a rispondere alla autorità giudiziaria, avendo interrotto una manifestazione del Partito Democratico regolarmente autorizzata. Solo grazie al senso di responsabilità del presidente del seggio n. 1 di Enna, le operazioni di voto sono riprese, con l’espressione del voto contestato la cui irregolarità è stata, comunque, sottoscritta nel verbale delle operazioni di voto per le successive contestazioni. Inoltre è bene evidenziare che tale atto dimostrativo non ha inciso sulla regolarità delle operazioni di voto nel resto della provincia dove, rispettando le regole, gli esponenti del movimento “Il Megafono” non hanno diritto al voto”.

Però ci risulta:
Il Consigliere comunale, buono per tutte le stagioni (ha sempre appoggiato nei momenti “importanti” la maggioranza), eletto sempre nel centro destra, Mario Messina: ha votato!

 A Centuripe non fanno votare, tra gli altri, l’avvocato Giuseppe Arena, già sindaco di Centuripe, fondatore del Pd ennese, di cui è stato anche primo segretario provinciale. “Si tratta di un palese abuso, che dimostra come la natura del Pd provinciale sia tutto fuorchè democratica. Preciso che io ho votato alle ultime due primarie senza alcun problema, mentre oggi si agitano regole che solo in provincia vengono interpretate su misura. Vota Leoluca Orlando a Palermo, Giuseppe Caudo, coordinatore del Megafono di Catania è candidato con Cuperlo e al sottoscritto viene negato il diritto elementare di partecipare con il voto ad un processo, come quello dell’elezione del segretario nazionale, che dovrebbe essere libero e democratico”.
Ad Enna dichiara Rosalinda Campanile, nelle ultime regionali candidata nella lista del Megafono: “Dopo due ore di occupazione fisica del seggio, si sbloccano le operazioni di voto, Vittorio Di Ganci e l’on. Mario Alloro intendevano impedire ai rappresentanti del Megafono di votare perseverando nell’atteggiamento discriminatorio e dittariole (n..d.r.: politicamente non è una novità) che impedisce la libertà di espressione e di partecipazione politica”. Poi Rosalinda Campanile, “ringrazia l’intervento dell’on.Faraone ad Enna, che da degno rappresentante di Matteo Renzi ha riportato la democrazia nella città di Enna, mentre a Leonforte, Centuripe e Piazza Armerina truppe della Resistenza continuano ad impedire la democrazia, ancora per poco si spera!”.

A Enna bassa, dopo le polemiche, il seggio è stato spostato di qualche metro della segreteria dell’ex sen. Mirello Crisafulli: ora è in un bar vicino.
Centuripe: intorno alle 13 il presidente del seggio ha sospeso le operazioni di voto (da voci non confermate avrebbe addirittura chiuso il seggio elettorale)
 
(V. ‘Pd: primarie; Faraone occupa seggio a…’ delle 12.27) (ANSA) – PALERMO, 8 DIC – “Quella di Davide Faraone ormai e’ un’ossessione, ogni giorno inventa una polemica: sono diventato il suo chiodo fisso. Se continua cosi’, saro’ costretto a denunciarlo per stalking…”. Lo dice all’ANSA Mirello Crisafulli, segretario provinciale del Pd ad Enna, dopo l’ennesima polemica col renziano Davide Faraone in occasione delle primarie del Pd. “Ma perche’ ce l’ha tanto con la mia citta’? Cosa gli hanno fatto i cittadini di Enna? Fossi in lui, penserei ad altro – conclude Crisafulli – per cominciare, penserei ad iniziare a fare bene il parlamentare”. (ANSA). APE 08-DIC-13 17:36 NNNN