In tilt raccolta rifiuti ad Aidone, Centuripe e Nicosia

Finisce con denunce da una parte e dall’alta nella crisi del servizio raccolta rifiuti a Centuripe. Il sindaco Nino Biondi ha denunciato l’azienda incaricata di gestire il servizio, l’azienda ha denunziato il sindaco, i commissari straordinari ha criticato l’atteggiamento di sindaco e azienda, e in questo marasma chi subisce un’emergenza rifiuti è la cittadinanza centuripina che è esasperata per una situazione non controllabile e pericolosa e che minaccia di andare ad occupare il palazzo di città per fare sentire le proprie ragioni in materia di emergenza rifiuti. Ovviamente la situazione emergenziale non è solo a Centuripe, anche in altri comuni si registrano delle turbolenze con i lavoratori di igiene pronti a scendere in piazza per far sentire le proprie ragioni.
Ad Aidone è tutto fermo perché i mezzi di raccolta non hanno carburante per cui i mezzi non si possono muovere dal cantiere ed allora i lavoratori stanno effettuando solo spazzamento del paese, troppo poco; negli altri comuni si protesta per il mancato pagamento delle spettanze arretrate e della tredicesima visto che siamo alle porte del Natale e si sperava di ricevere qualche pagamento. Anche a livello dirigenziale le cose non vanno per il giusto verso perché la riunione di Palermo, richiesta dal responsabile del Dipartimento regionale rifiuti, Marco Lupo con presenti commissari dell’Ato Rifiuti di Enna e i rappresentanti sindacali, è saltata ed è stata rinviata a data destinare. Si dovevano affrontare argomenti importanti, ed il rinvio ha sostanzialmente bloccato tutti, nonostante si dovevano discutere argomenti che vengono ritenuti di una certa importanza.
La situazione dei rifiuti, dunque, in provincia di Enna sta diventando difficile e preoccupa molto perché si potrebbe arrivare allo sciopero ed all’emergenza rifiuti. Intanto il commissario straordinario della Provincia, Salvatore Caccamo, ha convocato per il prossimo 13 gennaio l’assemblea dei sindaci per discutere i problemi più importanti della nuova società rifiuti, la Srr, il cui problema più importante è sicuramente il contratto di lavoro per il personale, che i sindaci vorrebbero si adeguasse a quello degli enti locali, mentre i sindaci sono fermamente decisi a difendere il contratto di lavoro dell’industria.

Nicosia. I rifiuti differenziati continuano ad accumularsi nei cassonetti, mentre i cittadini continuano a pagare l’affitto dei mezzi che l’Ato Ennaeuno tiene fermi in cantiere. L’Ato ha deciso di sospendere la raccolta differenziata a Nicosia malgrado questa nelle aree sperimentali dove veniva effettuata avesse raggiunto il 44% del volume complessivo. I mezzi adibiti alla raccolta differenziata sono della “General montaggi” di Catenanuova che li ha concessi in affitto all’Ato rifiuti che paga ben 250 euro al giorno più Iva per i mezzi grandi e 125 più Iva per quelli piccoli. I mezzi fermi ed inutilizzati in cantiere a Nicosia sono in tutto 6 tra grandi e piccoli e quindi i cittadini troveranno sulle bollette qualcosa come oltre mille euro al giorno più Iva per i camion parcheggiati. L’Ato, che avrebbe deciso di sospendere definitivamente la raccolta differenziata a Nicosia, a questo punto dovrebbe immediatamente togliere dal cantiere i mezzi e comunque non caricarne il costo sugli utenti che non usufruiscono del servizio.
L’Ato risparmierebbe circa 2 mila euro al mese di gasolio, peccato però che i cittadini in un mese ne pagano inutilmente circa 40 mila. Ma la beffa è doppia perché in realtà plastica, alluminio, vetro, cartone che i nicosiani con cura differenziano in casa, finiscono in discarica con la conseguenza che il volume complessivo di Rsu rimane sempre elevato e quindi il costo dello smaltimento piuttosto che diminuire aumenta. Perfino i detenuti del carcere di Nicosia avevano avviato con entusiasmo la raccolta differenziata utilizzando i contenitori che erano stati consegnati all’istituto di pena. Anche questi rifiuti finiscono inesorabilmente in discarica. Adesso da qualche giorno i cassonetti non vengono svuotati e i cittadini sono sempre più imbestialiti. Quanti sono venuti a conoscenza del fatto che la raccolta differenziata è stata sospesa unilateralmente e senza alcuna preventiva comunicazione ai cittadini, pensano già a impugnare la bolletta, chiedendo che vengano scomputate le somme caricate per l’affitto dei mezzi nel periodo in cui questi non sono stati utilizzati. Ieri pomeriggio il sindaco Malfitano e la giunta hanno completato l’esame del Piano di intervento sulla gestione comunale del servizio di igiene ambientale, che sarà depositato all’assessorato regionale per l’Energia tra lunedì e martedì. Se l’assessorato approverà il piano sarà il Comune a gestire il servizio di igiene ambientale per il 2014 e finalmente dovrebbero avere fine sperperi come quello al quale i nicosiani stanno assistendo in questi giorni. Ci saranno certamente motivazioni precise dietro questa decisione perché è triste che mentre i cittadini che stanno facendo il possibile per addobbare le strade a festa, i cassonetti dei rifiuti in tutta la città, sono colmi e maleodoranti.
Se il piano verrà approvato dall’assessorato sarà il Comune a gestire l’intero ciclo dei rifiuti, dalla raccolta, al trasporto, al conferimento nelle discariche e nei centri di deposito per la differenziata e soprattutto potrà decidere se affittare i mezzi o se, più ragionevolmente, acquistarli, considerato che con le somme pagate per il nolo, nell’arco di un paio di anni il Comune può dotarsi di mezzi nuovi e moderni di sua proprietà. Abbandonare la raccolta differenziata a Nicosia, rischia tra l’altro di vanificare i risultati conseguiti perché quando si riprenderà il servizio bisognerà nuovamente sensibilizzare i cittadini, spiegando che separare in casa i rifiuti serve all’ambiente e serve a risparmiare sulla bolletta.