Strumentazioni radioattive a pochi metri dalla casa circondariale di contrada Cicciona a Piazza Armerina

piazza armerina antenneIl segretario regionale del Sappe Sicilia, il Sindacato Autonomo Polizia Penitanziaria, Calogero Navarra, ha lanciato il grido d’allarme circa l’installazione di strumentazioni radioattive a pochi metri dalla casa circondariale di contrada Cicciona a Piazza Armerina.

In particolare il segretario regionale del sindacato più rappresentativo del comparto,  lo scorso venerdì, ha inviato una nota ai vertici nazionali, regionali, provinciali e alla direzione della casa circondariale di Piazza Armerina, nella quale  espone come il Sappe sia venuto a conoscenza del fatto che da alcuni giorni a circa 50/100  metri dalla struttura carceraria alcuni operai stiano piazzando dei  pali nei quali,  a quanto pare, verranno applicati strumentazioni  radioattive. Pertanto Navarra, con la lettera, al fine di garantire la salute del personale di polizia penitenziaria della casa circondariale di Piazza Armerina e contestualmente anche i detenuti, ha chiesto al Provveditorato Regionale della Polizia Penitenziaria di sapere se lo stesso organo è a conoscenza dei lavori di installazione.

Il carcere di contrada Cicciona è sito appena ai margini dal centro abitato piazzese, nel 1984 quando ebbe inizio la costruzione della struttura, il Ministero della Giustizia chiese ed ottenne dal Comune di Piazza Armerina il vincolo relativo alla fascia di rispetto (che dovrebbe aggirarsi intorno ai 100 metri) tra la casa circondariale ed altri edifici, per cui i terreni di privati immediatamente contigui, da quel momento, divennero inedificabili.

Anche ieri mattina gli operai, che non si sa ancora chiaramente per quale ditta lavorano,  erano all’opera nonostante il maltempo. Questo stato di cose sta generando preoccupazione per gli effetti nocivi che i pali con antenne elettromagnetiche potrebbero produrre, oltre che per la salute delle 50 unità di polizia penitenziaria del comparto sicurezza del carcere Cicciona, per quella dei 20 operatori del comparto ministeriale e degli attuali 110 detenuti. Oltre la fascia di rispetto si trovano poi diverse villette e palazzi condominiali privati, che potrebbero essere interessati dalle onde elettromagnetiche irradiate dai tralicci, forse posti da una compagnia telefonica. La questione per il momento rimane ancora tutta da chiarire. L’Arpa avrebbe già effettuato dei rilievi di cui ancora non si conosce l’esito. Tra l’altro non si sa con certezza se l’impianto è già completamente attivo e quindi l’esatta entità delle emissioni delle onde elettromagnetiche.

      Marta Furnari