Valguarnera, Consigliere Interlicchia prende le distanze su non stabilizzazione dei 5 Lsu

Valguarnera. Non si placano le polemiche. Il capogruppo di opposizione di “Voce democratica” Giuseppe Interlicchia, prende le distanze dall’amministrazione comunale, sulla mancata stabilizzazione dei 5 precari ex Lsu, ad un passo dal traguardo, ma svanita all’ultimo momento per ritardata richiesta di finanziamento alla Regione Siciliana. “Occorre precisare –afferma Interlicchia- che l’intero consiglio comunale ne ha agevolato il più possibile l’iter burocratico; sono stati approvati atti e delibere necessarie, compresa l’anno scorso la “salva (o affossa) Valguarnera” per evitare conseguenze gravose in capo ai dipendenti”. Purtroppo per anni questa amministrazione ha giocato al “rimanda in avanti”, gestendo persone e situazioni come strumento politico per far leva sui comportamenti dei consiglieri comunali che invece hanno lavorato ed approvato tutto in vista della tanta discussa stabilizzazione.” Interlicchia punta l’indice poi sul bilancio di previsione non ancora approvato. “Solo in data 24 dicembre ci è pervenuto il parere del collegio dei revisori e quasi sicuramente non riusciremo ad entrare nel merito; complice anche la situazione dei dipendenti. Stavolta –annuncia- non collaboreremo e ci dichiariamo pronti ad andare a casa votando negativamente e paralizzando di fatto il consiglio comunale. Se questo è l’unico modo per far capire alla cittadinanza che l’amministrazione si è contraddistinta solo per disservizi e inefficienza.” Alle accuse sui numerosi rinvii dei consigli comunali per l’accumulo di maggiori gettoni di presenza, Interlicchia così risponde:  “Vorrei  evidenziare  come gli stessi siano i più bassi della provincia di Enna e non rivestono la funzione di stipendio. Una seduta rimandata di un’ora e rinviata all’indomani per mancanza di numero legale come spesso accaduto negli ultimi mesi, non comporta tre gettoni di presenza ma solamente uno (18 euro circa netti a seconda della tassazione) legato ovviamente alla presenza in aula. Trovo incredibile che un consigliere debba scrivere pubblicamente cosa e come intende utilizzare il gettone di presenza, mettendo a disagio gli altri consiglieri che invece lo percepiscono e, magari, lo devolvono in beneficenza silenziosamente.

Rino Caltagirone