Assoro. Adamo (Uil Fpl) esprime solidarietà al Comandante della Polizia Municipale

“Esprimo, a livello personale ed in nome e per conto di tutta la categoria che rappresento, solidarietà al Comandante, del Corpo della Polizia Municipale di Assoro, l’amico Paolo Callerame. Non è possibile addossare tutte le responsabilità di un non adeguato servizio da rendere alla cittadinanza assorina ad una sola persona. Tale valutazione nasce da una visione della dotazione organica di fatto. Non è assolutamente pensabile che il Comune di Assoro, che conta una superficie di circa 11.150 ettari, una frazione, S.Giorgio, di 850 abitanti ed una Zona Industriale che ricade sul territorio assorino, possa avere al proprio interno, oltre al Comandante, solo quattro unità in servizio di cui tre sono ausiliari del traffico con competenze molto limitate dalla legge di riferimento.

Le ultime vicende che hanno coinvolto il nostro delegato, al punto di essere arrivato ad uno scontro con un collega, con una relativa condanna da parte della Commissione Interna solo al nostro delegato, di cui ne contesteremo, presumibilmente, le modalità nelle sedi giudiziarie competenti, testimoniano lo stato di tensione che si vive all’interno del corpo stesso che di fatto registra un dato occupazionale di cinque unità, ragion per cui tutte le considerazioni negative addebitate, da una parte della classe politica assorina, le rimettiamo al mittente.

L’attuale Comandante non gode di autonomia economica in quanto con l’assetto organizzativo odierno dipende da un altro collega per cui non può godere appieno delle pochissime risorse umane attribuite al Servizio, nonostante le reiterate richieste formulate alla passata ed all’attuale amministrazione.

Da tempo come UIL FPL chiediamo la rivisitazione dell’Organigramma dell’Ente che deve prevedere l’assoluta autonomia del Comandante che deve rispondere solo al Sindaco; ma il tutto rimane lettera morta. Abbiamo preso visione dell’atto deliberativo inerente il Regolamento del Corpo di Polizia Municipale e ci siamo resi conto che, al di la di quanto viene affermato sia dagli organi di indirizzo sia dagli organi gestionali, non ci sono ulteriori atti che modificano tale assetto.

Se non lo è nei numeri, da un punto di vista formale non sono subentrati atti che ne modificano, appunto, la composizione.

Ci aspettavamo dall’Amministrazione Bertini un intervento ma ad oggi solo parole e nessun atto che ponesse fine a questa anomala situazione, con la quale si tiene un Comandante impossibilitato ad agire nella piena ed autorevole autonomia, a discapito del servizio da rendere all’utenza”.