Agira. Contestazioni veementi, nei confronti dell’amministrazione comunale sulla Tarsu

Agira. Contestazioni veementi, nei confronti dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giunta, nel corso dell’assemblea pubblica organizzata dal comitato cittadino presieduto da Elio Pistorio per discutere dell’ingiustificato aumento delle bollette della spazzatura. Al circolo degli operai, che ha ospitato l’iniziativa, erano presenti più di trecento cittadini, i quali hanno manifestato, a tratti anche a gran voce, il proprio malessere e la lontananza delle istituzioni politiche, anche di quelle comunali, “sempre più estranee alle reali esigenze della popolazione”.
Gli amministratori sono stati fischiati e invitati più volte a dimettersi. Il presidente del comitato cittadino, Pistorio, ha ricordato alla nutrita platea le battaglie intraprese in questi mesi a difesa dei cittadini nel settore dei rifiuti: i diversi volantini per sottolineare gli “indecenti” aumenti e, soprattutto, i diversi inviti rivolti invano all’amministrazione per formare un tavolo tecnico che riportasse in tempi brevi il servizio in mano al Comune.
Ma il momento clou della lunga e intensa discussione di domenica, iniziata alle 17, è arrivato intorno alle 20, quando a prendere la parola è stato il portavoce provinciale dei comitati cittadini, Carlo Garofalo, che ha prima sbeffeggiato l’Ato, l’ex presidente della Provincia e i venti sindaci dell’ennese, “complici di questo assurdo carrozzone politico e dei circa 80 milioni di euro di debiti accumulati in questi ultimi anni”, soffermandosi invece poi sulla situazione relativa al Comune di Agira: “Abbiamo analizzato con il comitato cittadino locale gli atti che hanno portato in questi ultimi anni alla definizione delle tariffe rifiuti e possiamo dire senza mezzi termini che questi atti sono illegittimi”, ha detto Garofalo, che si trovava proprio a fianco del sindaco di Agira, Giunta. “E’ stato il sindaco a determinare le tariffe quando invece è stato stabilito per legge e confermato dal CGA che deve essere il consiglio comunale a farlo”.
Per quel che riguarda la tariffa 2013, ci sarebbe invece un vero e proprio “giallo”: “doveva essere determinata entro il 30 novembre ma la determina sindacale è del 13 dicembre, nonostante la firma apposta sul documento risalga proprio al 30 novembre: forse – ha detto ironicamente Garofalo, applaudito a scena aperta dai cittadini – per andare dalla stanza del sindaco all’ufficio protocollo del Comune di Agira serve la nave e qualche giorno di tempo”.
Poi la proposta: «Le ultime bollette legittime emesse dal Comune di Agira sono quelle relative al 2003 e i cittadini dovrebbero essere invitati a pagare quanto pagarono allora – ha proseguito il portavoce dei comitati cittadini – chiediamo oggi ufficialmente al sindaco di ritirare gli atti indecenti prodotti e di annullare tutti gli aumenti ingiustificati avvenuti da quel momento ad oggi. Se così non sarà saremo costretti a fare ricorso».
Emanuele Parisi